Non si giudica mai un libro dalla copertina, d’accordo, meno che mai dal titolo, ma se il frontespizio recita “Furious George” è lecito attendersi un libro quanto meno controverso. Alcuni passaggi dell’ autobiografia a firma di George Karl, oramai prossima all’uscita, hanno scatenato un’onda di polemiche che ha travolto l’autore stesso.
Intervenuto nel corso della trasmissione radiofonica Mike & Mike su ESPN Radio, l’ ex HC dei Sacramento Kings ha difeso la propria posizione:
Il contraccolpo è stato interessante […] Mi ha sorpreso.
Le reazioni più accese sono state quelle di Kenyon Martin e Carmelo Anthony, offesi da alcune uscite del loro ex capoallenatore ai tempi dei Denver Nuggets. Ad amareggiarli è stato soprattutto l’insistere di Karl sul fatto che entrambi sono cresciuti senza una figura paterna al loro fianco. Karl si è scusato, rendendosi inoltre disponibile per un eventuale incontro chiarificatore:
L’ho detto male, mi scuso per questo e mi dispiace per la reazione. Conosco Kenyon; la cosa che adoro di lui è il fatto che è un buon padre. A volte penso a quando si prendono estratti da un libro, diventa non esattamente ciò che ho detto. Non ho studiato a fondo tutte le critiche. Sono in una sorta di tour natalizio con la mia famiglia. Sto solo cercando di restare gioioso in questo periodo. […] al momento non sto forzando la questione.