Carmelo Anthony non ci sta: “Quando perdiamo non può essere solo colpa mia”

Carmelo Anthony, da quando ha scelto di legarsi in maniera importante con i New York Knicks nel 2014 firmando un contratto da 124 milioni di dollari complessivi, è stato sia elevato al ruolo di giocatore-franchigia e volto della squadra, sia posto come primo capro espiatorio contro il quale scagliarsi qualora la squadra non incontri certe aspettative.

I Knicks al momento si trovano in una fase non troppo positiva della loro stagione, con il decimo posto ad Est “mantenuto” grazie ad una mini serie di sei sconfitte consecutive, l’ultima arrivata per mano dei Milwaukee Bucks e dello step-back del Greek Freak; sconfitta dopo la quale sono arrivate verso NY numerose critiche, la maggior parte delle quali rivolte proprio a Melo.

Il giocatore ha tuttavia voluto esprimersi su questo momento dei Knicks, momento che ha vissuto più volte da quando ha iniziato la sua carriera con la società della Grande Mela. Queste le dichiarazioni di Carmelo Anthony rilasciate a Steve Popper di NorthJersey.com:

“Non abbiamo alcuna intenzione di lasciar entrare in questo spogliatoio nemmeno la più piccola negatività. Non mi va assolutamente di paragonare questo momento alla situazione dell’anno scorso, dell’anno prima ancora o di qualsiasi altra situazione So che in questo preciso momento non possiamo permettere a noi stessi di essere scoraggiati, specialmente se si guarda ai ragazzi che compongono questo roster. Sappiamo come reagire a momenti come quello che stiamo passando, è solo questione di tempo e di capire che alcune volte le cose non vanno nel modo in cui speravi e non c’è modo di forzarle. Ma dobbiamo anche capire come uscire da questo momento, dobbiamo inventarci un qualcosa che ci porti fuori da questa situazione. Le cose stanno così, a prescindere da quello che succede, quando vinciamo è merito nostro, quando perdiamo la colpa ricade solo su di me”.

Parole da leader vero ma anche frustrato quelle di Carmelo Anthony, stufo di essere additato come fonte dei problemi dei Knicks: in ogni caso, a New York necessitano velocemente di un cambio di passo.

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Pubblicato da
Simone Maccari

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