LeBron James continua a macinare record, sebbene gli interessino il giusto. Nella vittoria in trasferta dei Cleveland Cavaliers sul campo dei Phoenix Suns per 120-116, The Chosen One è diventato il 14° giocatore della storia della Lega a raggiungere quota 10mila tiri segnati.
Un club davvero esclusivo e di cui fanno parte alcuni fra i più grandi che abbiano mai calcato un parquet di pallacanestro. In questa speciale classifica LeBron come ultimo arrivato si assesta appunto al 14° posto con 10009 canestri, nel mirino è già stato messo Tim Duncan 13° con 10285, preceduto al 12° posto dall’unico giocatore ancora in attività oltre a LBJ, ovvero Dirk Nowitzki che è a quota 10445.
Ai margini della top ten troviamo Kevin Garnett con 10505, 8 in meno di John Havlicek decimo. Risalendo ancora la graduatoria ecco Alex English, Hakeem Olajuwon, Elvin Hayes, Shaquille O’Neal sesto dietro all’amico-nemico Kobe Bryant quinto. Ai piedi del podio sua maestà Michael Jordan, quarto con 12192, poco meno di 500 canestri in meno di Wilt Chamberlain terzo.
Al secondo posto c’è Karl Malone con 13528 dietro all’inarrivabile e primo per distacco Kareem Abdul-Jabbar, capolista indiscusso con 15837. Una cifra spaventosa, semi-impossibile da raggiungere anche per un fenomeno del calibro di LeBron che tuttavia ne ha di strada da fare in questa classifica prima di pensare ad attentare al primato.
Meglio allora pensare a un’altra categoria statistica, quella dei punti segnati dove LeBron James al momento occupa l’ottavo posto assoluto ma è a meno di 1000 punti di distanza da Shaq che si trova al settimo posto. I numeri spesso offendono la grandezza dei fuoriclasse quale è LeBron, cui in realtà interessa di più scrivere la storia sul parquet andando alla caccia del quarto anello in carriera piuttosto che entrarci per via di cifre sì importanti e che rimangono come pietre miliari, ma di certo con meno peso specifico rispetto a sollevare il Larry O’Brien Trophy.