Più o meno 40 anni fa, l’NBA ha iniziato a muovere i suoi primi passi in territorio cinese, a partire dalla visita dei Washington Bullets a Pechino e Shanghai nel 1979. Uno dei giocatori della squadra di Shanghai che giocò contro i Bullets è stato Yao Zhiyuan, padre di quello che si rivelerà poi il primo ragazzo cinese ad essere draftato come prima scelta assoluta, nel 2002 con la maglia degli Houston Rockets, Yao Ming. Otto volte Alla-Star e oggi membro della Basketball Hall of Fame, è stato un fattore centrale della svolta nel mondo della pallacanestro che ha portato moltissimi fans a seguire dalla cina l’NBA.
Mercoledì scorso, come ogni anno negli ultimi 6 campionati, la lega ha annunciato i dettagli dell’evento NBA destinato a celebrare il capodanno cinese e ha rivelato le maglie che indosseranno, proprio per questo, gli Houston Rockets, i Golden State Warriors, i Toronto Raptors e gli Washington Wizard. Dal 27 gennaio al 12 febbraio, non solo queste, ma anche moltissime altre città ospiteranno attività a questo scopo, ma l’evento più rilevante è senza dubbio la cerimonia per il ritiro della maglia numero 11 dello stesso Yao Ming, durante la partita del 3 febbraio dei suoi Rockets contro Chicago.
A dimostrazione dello straordinario seguito che il basket ha trovato in Cina, lo scorso anno più di 760 milioni di persone ha seguito almeno una partita NBA in televisione da lì e ognuna delle 22 partite di preseason NBA giocate in suolo cinese in questi ultimi anni ha ottenuto il tutto esaurito.