I Detroit Pistons sono tornati alla vittoria nel match domenicale dello Staples Center vinto 102-97 contro i Los Angeles Lakers. Un successo importante per mettere fine alla striscia aperta di tre sconfitte consecutive, per rilanciarsi nella sempre più equilibrata Eastern Conference e per la cabala: si tratta infatti della prima W in quel di L.A. a partire dal 2008.
Prima affermazione in assoluto a casa dei gialloviola per il proprietario dei Pistons, Tom Gores, al timone di comando dal 2011. L’imprenditore statunitense nato in Israele ha sempre riposto la massima fiducia nel suo coach nonché presidente delle operazioni, ovvero Stan Van Gundy, soprattutto in questo momento delicato della stagione.
La ricetta per uscirne la conosce soltanto SVG, così come dichiarato da Gores all’Associated Press.
Abbiamo avuto alcuni incidenti di percorso di recente, cose che possono capitare. Per arrivare a vincere, bisogna passare anche per questi momenti: bisogna saper far fronte a queste situazioni nelle maniera giusta. Non saranno gli ultimi periodo difficili che attraverseremo, l’importante è restare uniti e lavorare tutti insieme per lasciarsi alle spalle i problemi. Non ho mai avuto dubbi su Stan perché lui vuole vincere. È il più grande lavoratore che abbia mai visto, non ho mai avuto a che fare con nessuno come lui: credo in lui come uomo e lo ritengo una persona dal carattere molto forte.
Parole da cui traspaiono profonda fiducia e stima incondizionata da parte di Gores nei confronti di Van Gundy, alla sua terza stagione coi Pistons e reduce da un’ottima annata come la scorsa chiusa con 44 vittorie, sebbene l’eliminazione al primo turno dei Playoffs. Replica “al miele” anche dell’ex allenatore degli Orlando Magic al suo proprietario nel dopogara della sfida coi Lakers.
Tutti quanti nella franchigia sanno che abbiamo un grande proprietario. Sapevamo che non vincevamo su questo campo da tanti anni, da prima che Tom diventasse proprietario: è stato bello dedicargli la vittoria, è stato persino meglio di chiudere la striscia negativa aperta. È vero, nell’ultimo periodo le cose non sono girate per il verso giusto ma Tom mi ha sempre ribadito la sua fiducia: è un uomo intelligente e dotato di senno, non aveva senso buttare all’aria due anni e mezzo di progetto per alcune settimane negative. È stato piacevole avere dei confronti con lui e prendere coscienza della situazione dalla sua prospettiva.