Dopo 4 sconfitte consecutive (3 alle Finals, una a Natale), i Golden State Warriors riescono finalmente a battere i Cleveland Cavaliers e lo fanno in maniera netta, schiacciante e meritata. Sul parquet della Oracle Arena Curry e compagni sono agguerriti sin dalla palla a due, prendendo subito un buon margine e incrementandolo minuto dopo minuto:
Cleveland non è mai riuscita a trovare le giuste contromisure alla manovra offensiva fluida di Golden State, che ha giocato ad un ritmo elevatissimo per tutti i 48 minuti, tirando con il 50% dal campo e il 44% da tre. Bene anche Curry, decisamente abulico nelle ultime sfide ai Cavs, che all’intervallo era già a quota 11 assist e, con questo canestro nel finale, 14 punti:
Sì, avete letto bene, all’intervallo il tabellino recitava 78-49: un massacro per Cleveland, con Lebron e Irving che non sono riusciti a ripetere quanto fatto vedere nella partita di Natale e Love che, dopo un brutto inizio, è stato costretto a lasciare il campo per un problema alla schiena. Mattatore di serata Draymond Green, che chiude con 11 punti, 13 rimbalzi, 11 assist, 5 stoppate e nessuna palla persa. Ah, come al solito ci ha tenuto a ricordare al mondo perché è tra i giocatori più odiati in attività:
Molto bene anche Durant (21 punti, 6 rimbalzi, 5 assist), che si è anche preso il lusso di stoppare Lebron James:
26, infine, i punti di Klay Thompson, mentre per i Cavs Lebron e Irving combinano per 37 punti con un pessimo 12/37 dal campo.
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