Sono bastati 40 secondi a rendere una partita, fino a quel momento normale, “pazza”. Sono bastati 40 secondi dove Robert Covington ha voluto prendersi due tiri disperati per regalare la vittoria ai Philadelphia 76ers (l’ottava in dieci partite) che gli permette di avvicinarsi ai New York Knicks nella particolare classifica della Eastern Conference.
Robert ha concluso la partita segnando 22 punti e con tanta motivazione:
“Sono un lottatore. Sono così da tutta la vita, ad un certo punto della stagione i tifosi avevano cominciato a disprezzarmi ma ho solo continuato a lavorare duramente, questa è la cosa importante.”
I 76ers hanno dovuto fare a meno, negli ultimi 9 minuti della partita, della loro stella Joel Embiid a causa di un infortunio al ginocchio sinistro, che lo ha comunque dissuaso dal segnare 18 punti, conquistare 10 rimbalzi, regalare 5 assist e sfoderare 4 stoppate.
Per Portland è invece arrivata la 27esima sconfitta di stagione in un modo che definirlo evitabile è un eufemismo. I tifosi Blazers si devono accontentare dei 30 punti di Lillard e dei 16 di un insufficiente C.J. McCollum.