Dopo la dura sconfitta 121-110 dei Los Angeles Clippers a Philadelphia, Austin Rivers si è lamentato del secondo tempo dei suoi durante un’intervista per CSNPhilly.com.
Eravamo sopra di 19, man. Si pensava solo di doverli schiacciare definitivamente. Ma loro hanno continuato a combattere, hanno continuato a fare quello in cui speravano di riuscire. Tutti sanno che […] loro non hanno il talento che abbiamo noi. Loro non hanno il talento che qualsiasi altra squadra ha. Quindi devono puntare tutto nel giocare duro. Lavorano di più delle altre squadre. Questo è quello che fanno.
Dopodichè, lo stesso Rivers si è corretto aggiungendo:
Non sto dicendo che non hanno talento, loro ne hanno. Sono tutti giocatori da NBA. Però non so cosa sia successo. Eravamo sopra di 19, forse pensavano di poter già prendere e andarcere. Ma loro hanno continuato a combattere, e per questo hanno vinto la partita.
Parlando del periodo non dei migliori per i suoi Clippers, ha concluso affermando:
Abbiamo un sacco di questioni che dobbiamo risolvere, man. Questo è tutto quello che posso dire. Dobbiamo trovare una soluzione.
La squadra di Los Angeles, infatti, al momento si trova priva del suo playmaker e guida del team, Chris Paul, a causa di un infortunio alla mano e ha appena ritrovato Blake Griffin, rientrato proprio nella partita contro Philadelphia. Anche coach Doc Rivers, padre dello stesso Austin, si è trovato a dover cedere il suo posto all’assistente Mike Woodson per una brutta influenza che l’ha costretto a restare a casa.
L’assenza della stessa dei 76ers, Joel Embiid, però, aveva fatto preoccupare poco i Clippers per la partita di questa notte e Philadelphia è riuscita ancora una volta a sorprendere tutti, diventando la prima squadra per difesa della lega nelle partite di questo 2017.