“Abbiamo disperato bisogno di un playmaker” questo l’appello di pochi giorni fa fatto da LeBron James indirizzato alla dirigenza dei Cleveland Cavaliers.
Dopo l’intrigo Carmelo Anthony, che dopo la trade rifiutata nella giornata di ieri sembra essere destinato a naufragare, il GM David Griffin sembra sempre intenzionato a portare in Ohio un nuovo playmaker, ma non sembra aver gradito il comportamento del numero 23. Secondo alcuni report di ESPN, infatti, prima della sconfitta di ieri sera contro i Sacramento Kings, ci sarebbe stato un incontro tra le parti in cui Griffin avrebbe espresso al giocatore il suo disappunto per l’uscita poco felice di qualche giorno fa.
Griffin, sempre secondo i report, avrebbe confermato a LeBron l’intenzione dei Cavs di inserire nel roster una nuova point guard prima della trade deadline, ma senza forzare la mano. In una situazione come quella attuale, in cui tutte le squadre sono impegnate al massimo nella corsa ai playoff, trovare una dirigenza pronta ad intavolare uno scambio non è di certo facile, e in Ohio non c’è alcuna intenzione di accelerare i tempi con il rischio di cedere un asset troppo importante o di acquisire un giocatore non pronto per una squadra che ha un solo obbiettivo, ossia il repeat.
Quel che è certo è che in questo periodo i Cavs stanno attraversando un momento di difficoltà, essendo arrivati stanotte alla quinta sconfitta in sette partite, probabilmente anche frutto di una stanchezza che sta progressivamente aumentando con il proseguire della stagione, e che è ciò che più preoccupa James, resosi perfettamente conto che, arrivato ormai a 32 anni, non riesce più a giocare al meglio per tutta la regular season senza poi risentirne nel momento più importante, ossia ai playoff.