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La storia di Chris Wayne Jackson è di quelle che rimangono impresse. Affetto dalla sindrome di Tourette in piena gioventù, si dedicherà così tanto all’applicazione e all’allenamento per migliorare e per vincere la sua personalissima battaglia, da arrivare alla fine dell’highschool con una strabiliante quantità di offerte dai college americani (sceglierà LSU, dove chiuderà l’anno da freshman con più di 30 punti a partita di media). Terza scelta nel Draft 1990, un Most Improved Player e una conversione all’Islam che lo rende oggi noto come Mahmoud Abdul-Rauf. Eclatante il suo gesto nel 1996, quando rimarrà negli spogliatoi durante l’inno USA, per lui segno di oppressione. Continuerà a rimanere seduto durante ogni esecuzione quella stagione, scelta che gli costerà minuti, la posizione da titolare e, infine, la carriera in NBA.
Non critico quelli che si alzano in piedi. Non criticate me se rimango seduto.