Quella arrivata stanotte contro i Lakers al Madison Square Garden è stata la 21esima sconfitta nelle ultime 29 partite per i Knicks, valevole per il 12esimo e quartultimo posto nella Eastern Conference. Non esattamente quello che ci si aspettava dopo gli arrivi di Joakim Noah e Derrick Rose.
Più la stagione va avanti (e le possibilità di arrivare ai playoff diminuiscono), più la tattica dei blu-arancio sembra quella di accusarsi a vicenda per le sconfitte.
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“E’ come se tutti cercassero solo di difendere sè stessi, senza pensare minimamente alla squadra“- ha detto Kristaps Porzingis ai microfoni di ESPN dopo la partita. “Sia fuori dal campo che dentro, nessuno pensa ad aiutare gli altri“.
Il coach dei Knicks Jeff Hornacek ha cercato di richiamare i suoi all’ordine, dicendo che la squadra ha bisogno di ritrovare l’orgoglio per scendere in campo e difendere i propri colori, specialmente in casa.
Più basso il profilo di Carmelo Anthony, che cercando si sottrarsi ai rumors sulle trade ha semplicemente parlato di mancanza di impegno:
“Orgoglio, agonismo, chiamatelo come volete, ma qualcosa ci manca evidentemente“.
Nelle ultime 3 sconfitte subite il distacco medio per i Knicks è stato di 12 punti. Contro i Lakers la prova di Anthony è stata positiva (26 punti, il migliore in campo), ma di contro hanno faticato molto sia Porzingis che Rose, con quest’ultimo al ritorno in campo dopo quattro partite.
“Guadagniamo milioni di dollari all’anno solamente per giocare a basket“- ha detto Brandon Jennings sempre dopo la partita con i Lakers. “Il minimo che ci si aspetta è che lo facciamo impegnandoci“.
Tempi duri per il basket nella Grande Mela.