Draymond Green è il termometro emotivo dei Golden State Warriors. La sua leadership vocale guida i compagni dentro e fuori dal campo.
Le recenti tensioni con Kevin Durant nel corso del “derby californiano” (perso) contro i Sacramento Kings hanno fatto notizia ma Green ha provveduto a smontare subito la polemica ai microfoni di Tim Kawakami di Mercury News:
Se non puoi discutere [con i tuoi compagni], forse sei in una squadra perdente. Chiunque ne fa una gran questione è probabilmente altrettanto perdente. Così la vedo io. Chi si intende di vittorie sa che queste cose accadono. È semplicemente quel che è. Come ho detto, se devi nascondere qualcosa da uno dei tuoi compagni, allora sei in una brutta situazione… è l’anticamera del fallimento se sei in una squadra del genere. Preferisco di no.
Coach Steve Kerr corrobora la tesi del proprio numero 23 con esempi pratici, figli della sua esperienza sul campo:
Avreste dovuto essere ai Bulls all’epoca. Avevamo ragazzi che si urlavano contro. […] Voglio dire, KD e Draymond sono migliori amici e sono insieme ogni sera, ridono e e scherzano. Quando succede qualcosa sul campo, non batto nemmeno ciglio. È questione di adrenalina competitiva del momento. Abbiamo giocato una partita orribile, ho allenato una partita orribile. È stata una brutta serata per tutti noi.
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