Dopo aver battuto Golden State, Houston ed Atlanta, durante le ultime 13 vittorie consecutive conquistate da inizio gennaio, i Miami Heat cadono in casa dei Philadelphia 76ers privi di Joel Embiid e Jahlil Okafor.
Partita che, dopo un primo tempo equilibrato con le due squadre a scambiarsi più volte i vantaggi, è stata poi guidata, nell’intero secondo tempo, dai 76ers stessi che non hanno mai perso la bussola ed hanno vinto un match da squadra matura. E’ la ventesima vittoria stagionale, una gemma rara per i tifosi della città “dell’amore fraterno”: è infatti la prima volta che si assiste a questo risultato dopo 4 lunghi anni di delusioni.
Il segreto di questi Sixers è imputabile alla grande produzione di squadra, con ben 7 giocatori a realizzare 10+ punti, guidati da Nerlens Noel e Dario Saric (per entrambi sono 19 i punti segnati) con l’unica doppia-doppia fatta registrare da Tj McConnell (11 punti e 10 assist serviti). In casa Miami invece il top scorer è stato Goran Dragic (30 punti alla sirena finale), supportato da un Joe Johnson in formato “vecchi tempi”: 26 punti ed un ottimo, ma non sufficiente per vincere, 8/15 dal campo. Miami è tornata sulla terra.