La partita nella partita tra Oklahoma City Thunder e Golden State Warriors, match clou della notte NBA, era certamente il duello tra Russell Westbrook e Kevin Durant. Tra i due litiganti… il terzo gode. La vittoria di Golden State per 130-114 ha esaltato l’agonismo, mai domo, di Draymond Green, presentatosi raggiante ai microfoni di SportsCenter su ESPN. Il tema caldo è ovviamente legato all’ambiente che ha accolto l’ex di lusso, Kevin Durant. Green dimentica aplomb e diplomazia di Steph Curry e stuzzica la tifoseria presente alla Chesapeake Arena:
Penso che in qualche modo, con il tempo, troveranno un modo per apprezzare ciò che ha fatto. Succede così anche quando rompi con la tua ragazza. La prima volta che la vedi, probabilmente, cercherai di fare qualcosa per sapere che le manchi. È la stessa cosa qui. La prima volta che lo vedono, faranno qualcosa per fargli capire che non avrebbe dovuto lasciare. Va bene, e forse anche la seconda volta, ma penso che con il passare degli anni e del tempo tutte, tutte le ferite si rimargineranno.
Draymond Green ha poi proseguito, commentando i fischi riservati al numero 35 in maglia Warriors:
So che [Kevin Durant] si nutre di queste cose… Sono stato dalla parte sbagliata, nella stessa situazione. So cosa lo carica. Il trash talking nei suoi confronti non è la cosa giusta da fare. Probabilmente vuoi avere un approccio più simpatico, ma parlandogli in questo modo, svegli una bestia completamente differente e non sono molti a poter fermare questa bestia.
Le premesse non erano delle migliori e lo stesso Kevin Durant era pronto a un’atmosfera infernale. La risposta è arrivata sul campo. A fine gara il tabellino del grande ex recita 34 punti e 9 rimbalzi e 3 assist (con il 57% dal campo).
I fischi? In realtà pensavo fossero più forti
Aveva ragione Draymond Green.
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