Damian Lillard è l’uomo franchigia dei Portland Trail Blazers, il punto di riferimento assoluto tecnico e non solo, ma il business della NBA spesso non guarda in faccia neanche le stelle per ragioni strategiche. Ed è così che il prodotto di Weber State ha appreso da un giorno all’altro della partenza del suo compagno e grande amico Mason Plumlee, scambiato assieme a scelte future al Draft coi Denver Nuggets per Jusuf Nurkic.
Una cessione inaspettata per tutti: tifosi, addetti ai lavori e giocatori appunto, visto lo stupore di Lillard nel venire a conoscenza della trade. Una trade particolare tra due squadre in lotta per l’ottavo posto nella Western Conference, con al momento i Nuggets che occupano l’ultima casella del seeding per i Playoffs con una gara di vantaggio sui Trail Blazers.
Una mossa da andare a leggere tra le dinamiche di salary cap e non tanto per questioni di campo, sebbene Plumlee fosse un elemento importante nello scacchiere di coach Terry Stotts. Un giocatore che si è dimostrato fondamentale nel sistema di Portland in entrambe le metà campo, e Lillard lo sa bene.
Il numero 0 dei Blazers non aveva soltanto una connection speciale sul parquet con Plumlee, ma anche fuori dal campo visto il legame d’amicizia instaurato. Ecco le parole di commiato di Lillard rilasciate a Joe Freeman del The Oregonian’s.
È dura, devo ammetterlo. Mason era uno di noi, per me era come un fratello. Ho un grande rapporto con Mason, sia in campo sia fuori: mi dispiace molto vederlo andare via. Ci mancherà moltissimo, mi mancherà moltissimo. Sono rimasto sorpreso, devo dire la verità, non mi aspettavo la sua partenza: sapevo che il nostro roster sarebbe potuto cambiare prima della deadline ma non pensavo che Mason fosse l’indiziato a partire. Ho avuto modo di salutarlo con affetto, gli ho confessato quanto abbia apprezzato giocare con lui ed è senza dubbio uno dei migliori compagni che abbia mai avuto, non solo nella NBA ma in tutta la mia vita. Mi mancherà davvero tanto.