Una delle ultime partite prima della pausa per l’All-Star Weekend di New Orleans ha lasciato diversi strascichi polemici per una decisione arbitrale controversa nell’ultima azione della partita. Il match vinto dai Chicago Bulls sui Boston Celtics 104-103 in volata non è terminato sulla sirena conclusiva ma è proseguito in sala stampa coi biancoverdi parecchio scontenti per l’esito finale.
Situazione: Celtics avanti di una lunghezza, ultima palla in mano a Jimmy Butler, spin move ai danni di Marcus Smart che poi lo tocca in maniera lieve sul gomito al momento del jumper del numero 21 dei Bulls. Fischio degli arbitri, due tiri liberi per Chicago: Butler freddissimo dalla lunetta e vittoria per i padroni di casa. Tuttavia i Celtics non ci stanno e nel dopogara non hanno nascosto la frustrazione per una vittoria sfumata al fotofinish.
Ecco le dichiarazioni del leader tecnico dei Celtics, Isaiah Thomas.
È stata una chiamata orribile, davvero pessima: in questo modo abbiamo perso una partita che ormai era vinta. Io pensavo che avessimo vinto, sono corso fuori dal campo poi ho visto l’arbitro alzare il braccio per segnalare il fallo e non volevo crederci: persino i giocatori dei Bulls erano sorpresi. È frustrante perdere in questa maniera, fa molto male.
Ha parlato di fronte ai microfoni anche il protagonista del fallo incriminato, Marcus Smart.
Quando Jimmy ha tirato, ha gridato qualcosa: subito dopo l’arbitro ha alzato il braccio e ha dato il fallo. Non potevo crederci, una decisione incredibile. È stata una delusione tremenda, soprattutto per me. Sono uno dei migliori difensori della Lega e in quel caso ho difeso alla grande, lo so bene. Ho mosso i piedi, ho tenuto le braccia alte, ho fatto tutto benissimo: sono stato punito per aver fatto una buona difesa.
La controparte invece rivendica la bontà della chiamata arbitrale: così Butler ha tagliato corto.
Un fallo rimane sempre un fallo. Poco o tanto, lui mi ha colpito sul gomito e quindi era fallo.