Categorie: News NBA

Ennesimo tecnico per Cousins, sospensione in arrivo

Non è cominciata col piede giusto l’avventura per DeMarcus Cousins a New Orleans. Sebbene a livello realizzativo non stia faticando affatto – anzi – l’ex centro dei Sacramento Kings finora ha inanellato tre sconfitte consecutive in tre uscite con la nuova maglia dei Pelicans e nell’ultima gara si è visto comminare un fallo tecnico pesante.

Nel k.o. casalingo di NOLA contro gli Oklahoma City Thunder, Cousins è riuscito a rimediare un tecnico dopo appena 32 secondi di gioco nel corso del primo quarto. L’episodio: prima azione offensiva per New Orleans, palla in mano a Jrue Holiday che schiaccia per terra per DMC marcato da Steven Adams, ricezione al gomito per Cousins che si allaccia col neozelandese: fischio contro il lungo di OKC ma il numero 0 dei Pelicans non prende bene il trattamento riservatogli.

Cousins se ne va sbracciando e aggiungendo qualche parolina non troppo amichevole verso Adams, risultato: fallo tecnico per entrambi. Un fallo tecnico pesante soprattutto per il prodotto di Kentucky: si tratta infatti del tecnico numero 18 rimediato in stagione, ovvero raggiunto il limite massimo di tolleranza posto dalla Lega. Dal 18° in poi scatta la sospensione automatica per la partita successiva, quindi New Orleans non dovrebbe avere DMC per la prossima gara contro i Detroit Pistons, a meno che la NBA non rescinda qualche tecnico prima di mercoledì.

Il solito problema comportamentale che si porta dietro Cousins, uno dei migliori lunghi di tutta la Lega ma spesso e volentieri frenato da un’irascibilità troppo esasperata. Finora in carriera ha totalizzato 110 falli tecnici e 11 espulsioni, davvero troppo per una stella del suo calibro che ambisce a competere per vincere qualcosa.

Cousins dovrà limare le spigolosità del suo carattere per crescere e consacrarsi una volta per tutte al fianco di Anthony Davis, con cui forma a livello potenziale la coppia di lunghi più devastante della NBA. Tuttavia le qualità tecniche e il talento non bastano, serve altro e il nativo di Mobile, Alabama, farà bene a trovarlo alla svelta.

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Pubblicato da
Simone Domenichetti

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