Nonostante gli Utah Jazz si siano imposti con un margine di più di 10 punti al Verizon Center di Washington DC, John Wall nel postpartita ha avuto più di qualcosa da ridire nei confronti della terna arbitrale.
“Stavamo solo cercando di essere fisici per provare a portare a casa la partita“- ha detto l’ex Kentucky ai microfoni di CSN. “Abbiamo attaccato il ferro tanto quanto Utah, ma c’è stata una netta differenza tra i falli fischiati in loro favore e quelli mancati nei nostri confronti.
Verso la fine delle partite gli arbitri cercano di rimediare per gli errori commessi in precedenza, ma c’è poco da fare se nel primo tempo loro hanno tirato 18 liberi e noi soltanto uno“.
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La frustrazione di Wall è stata evidente durante tutti i 48 minuti, tanto che il playmaker si è guadagnato l’undicesimo fallo tecnico della sua stagione per proteste.
“Chiedete agli arbitri, loro sapranno spiegarvi tutto”- ha continuato Wall. “Ci mancano diversi fischi, che ai Jazz sono invece puntualmente stati fischiati anche per un minimo contatto sull’ultimo dei loro panchinari.
Lo ripeto, è inutile provare a rimediare per le decisioni sbagliate negli ultimi 3 minuti se per i precedenti 45 la partita è stata influenzata in maniera così evidente. Tirare due liberi in più quando la partita è già persa non mi fa stare meglio, anzi forse mi fa arrabbiare ancora di più“.
Toni decisamente duri quelli usati dal play dei Wizards, staremo adesso a vedere se la NBA resterà a guardare o farà partire una multa per le frasi nei confronti dei 3 arbitri.