In una partita tra “poveri” la spuntano i New York Knicks di Kristaps Porzingis, protagonista dei suoi dopo essere stato fuori nelle ultime due uscite di NY.
La duttilità del lettone è l’arma segreta di coach Hornacek che lo ha potuto utilizzare sia come ala-piccola ma soprattutto da lungo atipico, fino ad arrivare alla possibilità di schierarlo come centro in un quintetto costituito soprattutto da giocatori veloci, in grado di muovere la difesa avversaria.
“Giocando da centro ho molto spazio” ha dichiarato lo stesso Porzingis. “I centri avversari non riescono a capire quando voglio giocare fuori o in post ed anche se ho una serata storta al tiro è una minaccia che può sempre far stare in pensiero tutti.”
La partita ha seguito un filo unico con il vantaggio dei Knicks che è stato perpetuo dall’inizio alla fine, seppur non così consistente ed in grado di dare sicurezze a coach Hornacek. L’attenzione attirata da Porzingis ha permesso a Derrick Rose di attaccare il ferro come ai vecchi tempi, chiudendo il match con 19 punti segnati, mentre Carmelo Anthony si è potuto permettere una serata da 17 punti ed un pessimo 4/16 complessivo dal campo.
Poco hanno potuto fare i Magic, quasi incapaci di recuperare quella manciata di punti che gli avrebbe permesso di giocarsela nei minuti finali. Evan Fournier ha chiuso a quota 22, top-scorer dei suoi.