Le acque, in casa Atlanta Hawks, non sono proprio tranquillissime. I protagonisti dell’ultima “turbolenza” sono Dennis Schroder e coach Mike Budenholzer, scontratisi ieri notte nel corso e dopo la sconfitta (119-111) contro i Golden State Warriors.
GUERRA FREDDA
Schroder, il migliore dei suoi a inizio terzo quarto con 23 punti a referto, è stato richiamato in panchina da Budenholzer, dopo uno screzio tra Dwight Howard e il play tedesco stesso. La point guard non è più tornata in campo, assistendo impotente alla vittoria dei Warriors.
Schroder ha parlato dell’accaduto, in tono non particolarmente conciliante:
Non ho capito la decisione del coach. Io cerco di dare il massimo, di vincere le partite. Non credo di essermi meritato la panchina ieri. Voglio un faccia a faccia con il coach e deve esserci anche Dwight. Le cose andranno a posto solo se remeremo tutti nella stessa direzione.
Budenholzer ha replicato:
Dobbiamo imparare a giocare insieme e a rispettarci per 48 minuti. Sta all’allenatore decidere per il bene della squadra. Dobbiamo capire l’importanza dello spirito di gruppo.
Gli Hawks, oltre che dei problemi interni, devono preoccuparsi degli attacchi dall’esterno: Atlanta, che al momento occupa il quinto seed nella Eastern Conference, ha perso 3 partite consecutive e ha solo tre gare di vantaggio sull’ottava a Est (i Chicago Bulls). Serve un mare tranquillo in cui navigare in armonia, altro che turbolenze e acque agitate.
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