Negli ultimi giorni i riflettori sono si sono scostati da Russel Westbrook per andare a far luce su altro. Prima l’incredibile finale di San Antonio con un Kiwhi Leonard che entra prepotentamente nella corsa all’MVP con una tripla e una stoppata nelle ultime due azioni della partita contro Houston, poi i 30 mila punti siglati da Dirk Nowitzki. Nella notte però Westbrook, contro i Blazers, ha fatto registrare il suo career high segnando 58 punti, ma i Thunder hanno perso, di nuovo. Quarta sconfitta consecutiva.
Dopo la L di Portland di cinque giorni fa, i Thunder hanno perso anche contro Phoenix e poi a Dallas, per poi ritornare sul campo di casa ancora contro i Blazers stanotte, per segnare la quarta sconfitta in cinque giorni. In queste quattro sconfitte Westbrook ha viaggiato a 45 punti di media e l’ultima prestazione è qualcosa di cestisticamente sensazionale: 58 punti e 9 assist. Ma il periodo che stanno affrontando i Thunder sottolinea la mancanza di un supporting cast adeguato per il candidato numero 1 all’MVP di quest’anno.
“Penso che abbia fatto una partita incredibile oggi, è stato assolutamente magnifico”.
Ha detto Coach Donovan a fine partita riguardo a Russ. Tuttavia lo stesso Westbrook ha sottolineato stizzito come la fase difensiva dei suoi Thunder debba essere più incisiva:
“Non siamo così bravi da poterci permettere di non difendere”.
Per poi aggiungere due parole riguardo allo 0 su 4 dal campo dei momenti decisivi della partita:
“Li ho semplicemente sbagliati, dopo averli mandati a bersaglio per tutta la gara”.
I Thunder rimangono 7 partite sopra il nono posto a Ovest, quindi il posizionamento ai Playoffs non dovrebbe essere un problema, tuttavia il distacco dal quarto posto di Utah, che sancirebbe il fattore campo al primo turno, ora è distante 5 partite. Dopo la vittoria contro proprio Utah le quotazioni dei Thunder per il quarto posto si erano impennate, questa striscia da incubo però ridimensiona tutto.