Proprio come lo scorso anno, quando vinsero alla Oracle Arena interrompendo una striscia di 54 successivi casalinghi consecutivi, anche in questa stagione i Boston Celtics espugnano il parquet di Steph Curry e compagni reagendo nel migliore dei modi ad una serie di 2 sconfitte consecutive ed interrompendo il filotto casalingo di sole vittorie contro i team della Eastern Conference.
Il buzzer beater di Steph Curry a fine terzo quarto
Chiuso il terzo periodo in questo modo, la gara resta combattuta anche in avvio di ultima frazione fino a quando, sul punteggio di 79-78 Warriors, Boston non piazza un parziale di 13-0 propiziato da Crowder, Bradley e Thomas, che approfittano nel migliore dei modi di un paio di palle perse banali di Curry e Iguodala. Con 12 punti di vantaggio sarà poi facile per i Celtics difendere fino alla fine una vittoria che riavvicina la formazione di Brad Stevens al primo posto dell Eastern Conference (2.5 partite di distanza dai Cavs). Top-scorer in casa Celtics è Isaiah Thomas, autore di 25 punti a cui si aggiungono i 17 preziosissimi di Olynik in uscita dalla panchina, mentre a Golden State non bastano i 25 di Thompson e i 23 di Curry (5/23 complessivamente dalla lunga distanza considerando anche Draymond Green).
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