1. Andrew Bynum
Protagonista silente dei due più recenti titoli NBA dei Los Angeles Lakers, Andrew Bynum ha dimostrato una attitudine al lavoro e al sacrificio incredibile. In entrambe le sue stagioni da titolo subì degli infortuni gravi al ginocchio che lo tennero fuori per la seconda parte della regular season (nel 2008-09), ma che non gli impedirono di tornare per i playoffs e contrastare Dwight Howard nelle Finals contro Orlando. Il secondo infortunio arrivò invece durante i playoffs della stagione successiva: Bynum decise di rimandare l’operazione al ginocchio e giocò tutte e 23 le partite, contribuendo al secondo titolo consecutivo di Kobe e Gasol. Quest’ultimo dirà di lui:
La tenacia di Andrew è da sottolineare. Ha dato tutto se stesso. Si è sacrificato per la squadra per aiutarla e darle maggiori chances di vincere il titolo.
Scelto con la decima chiamata al Draft 2005, fu l’ultimo dei prep-to-pro a fare il salto dall’high school all’NBA. Dall’anno successivo la pratica verrà vietata. Esordirà sui parquet della massima lega statunitense il 2 novembre 2005, con alle spalle appena 18 anni e 6 giorni. Il giocatore più giovane di sempre a prendere un palla a spicchi in mano tra i pro, in questo sport.