DeMarcus Cousins ha cambiato aria – via da Sacramento per approdare a New Orleans – ma non è cambiato: la sua disciplina sul parquet rimane sempre intermittente. Nella sconfitta di mercoledì dei suoi Pelicans contro gli Heat, DMC ha rimediato un fallo tecnico che porta il computo stagionale a quota 19, a -1 da un’altra sospensione.
Già perché Cousins è già stato sospeso due partite in questa stagione: la prima dopo aver raggiunto il limite di 16 falli tecnici, la seconda al 18° visto che – dal 16° in poi – ogni due tecnici scatta in automatico la squalifica. Tuttavia l’NBA ha comunicato nella giornata odierna di aver rescisso il fallo tecnico affibbiatogli riportando così il suo totale a 18.
Cousins era apparso sereno a riguardo già nel dopopartita contro Miami quando, interpellato a riguardo, aveva risposto così alla domanda raccolta da John Reid di NOLA.com.
Nell’intervallo ho parlato con Tony Brothers e mi ha anticipato che con ogni probabilità il tecnico mi verrà tolto. Ero andato a chiedere spiegazioni perché davvero non ho capito cosa avessi fatto di male per meritarmi quel tecnico: penso ci sia stato un malinteso, l’importante è essersi chiariti.
Un malinteso riconosciuto dalla terna nel referto e confermato dalla decisione della Lega, ma rimane il problema comportamentale per Cousins che spesso e volentieri – troppo spesso e volentieri – si lascia andare ad atteggiamenti inutili e controproducenti nei confronti di arbitri o avversari. Atteggiamenti che poi lo condizionano nel rendimento in campo e che non gli consentono di fare quel salto di qualità definitivo che tutti attendono.
Finora in stagione Cousins sta viaggiando a 26.7 punti, 10.8 rimbalzi, 4.6 assist, 1.4 palle rubate e 1.3 stoppate di media a partita col 45% dal campo. Numeri da stella assoluta, come se ci fosse bisogno delle cifre per veder confermato il suo smisurato talento, ma che non bastano finché non deciderà di darsi una regolata.