7. ANDREA BARGNANI
Photo by Ronald Martinez/Getty Images
Il patriottismo sportivo non c’entra. Il “Mago” è in questa graduatoria perché l’ha meritato.
Giocatore discusso negli ultimi anni per via della sua presunta scarsa attitudine a lavorare duro (citofonare Phil Jackson), Bargnani ha saputo comunque dimostrare il suo valore oltreoceano, in 10 anni di carriera.
Prima chiamata assoluta nel draft Nba del 2006 (primo giocatore europeo di sempre a riuscirci), forse ha pagato la pressione dei continui paragoni nobili, in paricolare con “WunderDirk”.
Tutti (e sottolineo tutti) sono rimasti strabiliati, nei suoi primi anni in Lega, dalla sua capacità di mettere palla a terra come una guardia e di scoccare il tiro in poche frazioni di secondo. In maglia Raptors, il Mago ha fatto grandi cose a livello statistico. Di sicuro non verrà dimenticato facilmente da quelle parti.
Dopo gli ultimi anni di carriera vissuti nella Big Apple Bargnani ha visto le sue statistiche abbassarsi notevolmente. Nonostante ciò, stiamo parlando di 14.3 punti e 4.6 rimbalzi ad allacciata di scarpe, con il 35.4% da tre e l’82.4% dalla lunetta.
La speranza di tutti è che possa confondere l’azzurro delle divise nostrane con il rosso fuoco delle divise canadesi, ricordandosi di essere stato un top player in una lega di fenomeni.
We have a dream!