4. MARC GASOL
Il fratellino grasso di Pau pare ne abbia fatta parecchia di strada nella Lega. Scelto dai Lakers nel draft del 2007 con la scelta numero 48, ha fatto il suo esordio l’anno seguente in maglia Grizzlies, dopo essere stato coinvolto in una trade tra i Lakers e la franchigia del Tennessee il cui scopo era portare il fratellone Pau alla corte del Black Mamba; Marc pareva essere l’ultima pedina di quella trade, un giocatore irrilevante da sacrificare per una causa più importante. I Lakers non si saranno di sicuro pentiti di quella trade (chiedere a Pau Gasol di mostrarvi i suoi due anelli per conferma), ma hanno perso un giocatore fantastico, irripetibile.
Nei suoi primi anni di carriera pareva essere il classico centrone europeo tutto tecnica e solidità difensiva, salvo poi dimostrare di possedere una discreta mano anche dal mid range e, nelle ultime due stagioni, da tre punti.
La qualità che stupisce maggiormente di Marc è la sua duttilità, la sua capacità di mettere palla a terra con enorme proprietà di palleggio e di dar via dei passaggi principeschi degni di suo fratello Pau. Cosa può avere in più rispetto al fratellone? Forse, la sua capacità di proteggere l’area nel migliore dei modi. Nella stagione 2012/2013, infatti, è stato eletto difensore dell’anno nella Nba, risultando il primo europeo di sempre a riuscire in una tale impresa.
Al momento, le sue medie in carriera dicono: 14.9 punti, 7.6 rimbalzi e 3.2 assist, conditi dal 33.9% da tre e 77.1% in lunetta.
Mica male per un ragazzino grassottello cresciuto all’ombra del “Principe catalano”.