Ormai è ufficiale, LaVar Ball è pericolosamente in bilico tra due estremi: quello del genio del marketing e quello del giullare di corte. Il padre sportivo più chiacchierato d’America, nell’ennesimo tentativo di pubblicizzare il figlio Lonzo in vista del sempre più vicino Draft 2017, non si è fatto problemi ad accostarlo (con gli interessi) a uno dei giocatori più forti e iconici della storia NBA.
MAGIC?
Papà Ball, nel corso della trasmissione First Take di ESPN, si è tuffato di testa nel dirupo delle dichiarazioni azzardate:
Lonzo farà meglio di Magic Johnson; avrà un impatto di quel tipo sull’NBA. È come Magic, ma in più ha il tiro in sospensione. Tutti vogliono giocare con mio figlio: è un vincente, è esplosivo e atletico ed è un eccellente passatore.
I paragoni “al ribasso” invece non interessano:
Ho sentito che dei giornalisti hanno accostato Lonzo a Jason Kidd. Non sono d’accordo. Mi piace già di più il paragone con Penny Hardaway, che rispetto a Kidd era più forte fisicamente e più atletico.
Ricapitolando: Lonzo non ha ancora giocato un singolo minuto in NBA ma è già – secondo il padre – meglio di Magic Johnson, Steph Curry (altra dichiarazione già di culto) e Jason Kidd. Dette da uno che si è proclamato sicuro di poter battere Michael Jordan in un 1 contro 1 certe frasi, chissà perché, diventano subito meno pesanti. Anche i giullari servono a spingere il marchio NBA; non resta che augurarsi che non sia la carriera di Ball figlio a risentire dell’ingombro potenzialmente azzoppante delle sparate del padre.
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