3. LeBron James, 2011
Credits to: The Reporter via Google
Nell’estate del 2010 LeBron James scioccò il mondo del basket annunciando la sua firma per i Miami Heat. Sebbene la sua prima stagione a South Beach non finì nel migliore dei modi (brutta sconfitta alle Finals contro Dirk Nowitzki e i suoi Mavs) certo non si può dire che The King abbia giocato una brutta regular season. 26.7 punti, 7.5 rimbalzi e 7 assist a partita, conducendo Miami a un record di 58-24 e il secondo posto nella Eastern Conference. La prima posizione andò ai Chicago Bulls dell’allora 22enne Derrick Rose, che con 25 punti, 7.7 assist e 4.1 rimbalzi a partita divenne il più giovane MVP della storia dell’NBA. Chicago, dopo aver vinto 62 partite, si fermò perdendo le Eastern Conference Finals proprio contro LeBron e gli Heat. Rose giocò del basket fantastico, ma alcuni dettagli, come per esempio le sue percentuali al tiro (44.5%, la seconda più bassa di sempre per un MVP), e il fatto che LeBron superò Rose in quasi tutte le statistiche, fanno pensare che il giovane Bull forse non si meritava il premio più di LeBron.