La voce era già nell’aria da un po’, ma ora, con le parole di coach Stan Van Gundy, è ufficiale. Reggie Jacskon anticipa la fine della stagione regolare di quattro partite, chiudendo con 14.5 punti, 5.2 assist e 2.2 rimbalzi di media, nelle 52 partite in cui è sceso in campo.
La stagione di Jackson non era cominciata nel migliore dei modi, con le prime 21 partite saltate per problemi di tendinite al ginocchio sinistro. Un po’ i problemi di natura fisica, un po’ il rapporto mai idilliaco con l’allenatore, oltre che i risultati non soddisfacenti della squadra, hanno creato scetticismo da parte dei tifosi attorno all’ex Oklahoma, colpevole di non aver preso in mano la squadra come ci si aspettava.
Il piano è quello di tenerlo fuori per fargli schiarire le idee, e farlo arrivare all’offseason senza l’amaro in bocca. Ha dovuto affrontare problemi non dipendenti solo da lui, e abbiamo pensato che lasciarlo libero fosse la cosa giusta per lui e per noi.
L’ultima partita del play nato a Pordenone, risale al 24 marzo. Nelle ultime uscite Van Gundy gli ha preferito Ish Smith e Beno Udrih, giocatori che ai nastri di partenza avrebbero dovuto recitare ruoli secondari. È proprio a questa categoria di giocatori che si rivolge il coach in questo finale di stagione, augurandosi di avere risposte positive anche da Henry Ellenson, Boban Marjanovic e Michael Gbinije.
Per quanto riguarda Reggie Jackson sembra essere ormai sempre più probabile una separazione con i Detroit Pistons. Solo l’offseason ci dirà di più.