Utah Jazz-Golden State Warriors 105-99
Con un quarto posto tutto da difendere dai ripetuti attacchi dei Los Angeles Clippers, i Jazz si presentano alla Oracle Arena senza Hayward, ma con, come si suol dire, la faccia giusta per tenere testa anche ai vicecampioni in carica (senza Thompson e probabilmente già più proiettati verso la post-season, dall’alto del proprio primo posto incontestabile).
Lo scontro fra Utah e Golden State rimane uno dei più combattuti della notte, con Curry e Hill a farla da padroni nella prima metà di gara. 21 e 5/6 al tiro da 3 punti per lo Chef Steph e 16 punti con 6/7 dal campo per l’ex-Pacers.
Peccato che per la seconda parte i due focolari si siano lentamente assopiti, arrivando a chiudere con 28 e 20 a testa. La competizione però non si ferma e se per Golden State arrivano buone notizie sullo stato di forma di KD (16 punti, 10 rimbalzi e assist per lui), per Utah procede senza intoppi e, cosa più importante, continua ad essere decisivo, il lavoro svolto sull’asse francese Diaw-Gobert. 10 punti e 5 assist per Boris e 17 punti con 18 rimbalzi per Gobert, sentinella in difesa (anche 2 stoppate nella sua partita), ma anche discreto hooper in attacco.
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