Categorie: Primo Piano

Playoff NBA Preview: le analisi di tutte le serie!

Nella prima delle nostre Playoff Preview, analizziamo come i Golden State Warriors inizieranno i loro playoff contro i Portland Trail Blazers, autori di una grande rimonta nella seconda parte della regular season che li ha portati a conquistare l’ottavo posto della Western Conference ai danni dei Nuggets. Sulla carta la squadra della Bay Area parte con tutti i favori del pronostico, visto che oltre ai soliti Steph Curry e Klay Thompson ritroverà per la post season anche Kevin Durant rientrato pochi giorni fa dall’infortunio al ginocchio che lo ha tenuto fermo per quasi due mesi.  Occhio però a dare già per spacciati i Trail Blazers, squadra che può contare su un dinamic-duo di assoluto valore con Damian Lillard e CJ McCollum, due tra i migliori marcatori dell’intera Lega, e che proveranno in tutti i modi a fare lo scherzetto ai vice campioni NBA 2016.

Credits to: slamonline.com

Il momento di forma dei Golden State Warriors è impressionante. Da quando gli Spurs hanno insidiato la vetta della Western Conference i vice campioni NBA hanno cambiato marcia. Nell’ultimo mese di regular season infatti la squadra di Steve Kerr ha vissuto un momento molto positivo con una striscia anche di 13 partite vinte consecutive prima della sconfitta contro i Jazz nella penultima partita stagionale; sicuramente un biglietto da visita importante per tutti gli avversari in vista dei Playoff. Quando si parla di Warriors si pensa subito al favoloso attacco della squadra di Steve Kerr; anche quest’anno nella metà campo offensiva la squadra della Bay Area domina in molte voci statistiche. Li troviamo al top della Lega infatti sia come Offensive Rating (primi con più di 113 punti segnati ogni 100 possessi) che nella percentuale reale dal campo (56.4%), ampiamente primi per assist di squadra (più di 30 a partita) e terzi nel tiro da 3 (38.4%) . Capitolo infortuni: l’unico motivo di apprensione in casa Warriors potrebbe essere lo stato di forma di Kevin Durant, che avrà solo poche partite di regular season da usare come rodaggio dopo essere stato ai box per quasi due mesi.

Steve Kerr e Klay Thompson (Credits to: Kyle Terada-USA TODAY Sports)

Anche i Trail Blazers hanno avuto un finale di stagione molto positivo. Dal mese di marzo in poi il record recita infatti 17 vinte 5 perse, ruolino di marcia di tutto rispetto. La squadra ha rimontato fino a raggiungere la post season dopo la trade che ha visto arrivare Jusuf Nurkic da Denver, uomo che ha portato pericolosità e punti anche nel pitturato (il centro da quando è arrivato in Oregon viaggia a 15.2 punti 3 10.4 rimbalzi di media).

Portland sembra quindi essere in forma e pronta a dare battaglia in questo primo turno playoff. Il gioco dei Blazers si basa sulla vena offensiva di Lillard e di McCollum, due pure scorer pericolosi sia dal perimetro che in penetrazione; in generale Portland è una squadra che tira bene da 3 (nella top 10 della Lega col 37.4%) e che segna molti punti (appena fuori delle prime dieci per Offensive Rating con 107.9). Capitolo infortuni: purtroppo per coach Stotts lo stesso Nurkic ha avuto un infortunio piuttosto grave che lo ha costretto ai box in questa parte finale della regular season; c’è la possibilità che il centro possa rientrare per il primo turno, anche se molto probabilmente il giocatore non sarà al top della forma se dovesse giocare. Due giocatori in casa Blazers hanno invece già chiuso la loro stagione: Festus Ezeli, peraltro ex Warriors e l’ala grande Ed Davis.

Terry Stotts (Credits to: Kelley L Cox-USA TODAY Sports)

Sfida nella sfida

Lillard vs Curry.  Lo scontro tra i due play sarà decisivo per le sorti della serie. Basta guardare ai numeri di questi due giocatori per capire che sono i leader delle rispettive squadre, gestendo il ritmo in campo e creando tiri per i compagni con le loro penetrazioni (Curry ha una media di quasi 7 assist a partita, Lillard poco meno di 6).

Damian Lillard nelle ultime apparizioni ai Playoff ha sempre alzato il suo livello di gioco, trascinando Portland a delle vittorie a volte anche insperate (come l’anno scorso al primo turno contro i Clippers). Quest’anno Lillard sta avendo probabilmente la miglior stagione della sua carriera NBA, viaggiando a 27 punti, 4.9 rimbalzi e 5.9 assist di media a partita e tirando con un ottimo 44.2% dal campo e 36.3% da tre. A 26 anni Lillard può essere considerato l’underdog di lusso dell’NBA; gioca al livello dei grandi, ma è sempre considerato da molti addetti ai lavori un gradino sotto le star della Lega. Lo dimostra anche la mancata convocazione per l’ultimo All-Star Game nonostante le ottime cifre citate in precedenza. La sfida con gli Warriors e Steph Curry potrebbe rappresentare, in caso di passaggio del turno, la definitiva consacrazione per questo giocatore, il suo approdo tanto cercato nell’élite NBA.

Damian Lillard: tra le sue armi offensive più pericolose troviamo sicuramente il tiro da 3.

Per Curry non servono molte presentazioni. Il due volte MVP della Lega quest’anno forse non sta vivendo la sua miglior stagione, ma comunque sta totalizzando numeri molto positivi. Le sue media parlano infatti di 25.2 punti, 6.6 assist, 4.5 rimbalzi e quasi 2 palle rubate di media a partita. Tiratore da 3 formidabile (ottava stagione consecutiva col 40% abbondante) e dal range praticamente infinito, Curry nel suo arsenale offensivo vanta anche un ball-handling incredibile che gli permette spesso di superare il proprio marcatore e una visione di gioco sopra la media. In attacco quest’anno il suo utilizzo è calato, cosa normale visto i compagni da cui Steph è circondato. Oltre al solito Klay Thompson infatti, l’arrivo quest’anno di Durant lo ha sollevato da molti oneri nella metà campo offensiva. La presenza di questi tre scorer in campo contemporaneamente potrebbe rivelarsi di difficile lettura per qualsiasi difesa NBA.

Steph Curry: ball-handling incredibile e tiro da 3, marchio di fabbrica del due volte Mvp della Lega.

Precedenti stagionali

I confronti stagionali tra le due squadre vedono il netto dominio dei Golden State Warriors, che hanno vinto tutte e quattro le sfide contro i Blazers. Mentre le prime due sono state totalmente a senso unico, con gli Warriors che hanno vinto rispettivamente per 127-104 e 135-90, le ultime due sono state più equilibrate con i californiani che hanno comunque prevalso sui Blazers per 125-117 e 113-111.

Chiavi della serie

La serie si presenta con un pronostico molto chiuso in favore di Golden State. Le speranze per Portland stanno tutte nelle loro percentuali al tiro e nel limitare lo strapotere offensivo degli Warriors. Una sfida non facile sicuramente, visto che Steve Kerr è l’unico coach  di tutta l’NBA ad avere a disposizione tre giocatori con una media punti superiore ai 20 (Curry con 25.4, Durant con 25 e Klay Thompson con 22.5 ).  Limitare la transizione offensiva di Golden State sarà un must per Portland visto che difensivamente la squadra dell’Oregon non eccelle in nessun parametro, come il 107.9 di efficienza difensiva dimostra. Inoltre sono tra le ultime squadre per percentuale da 3 concessa agli avversari co 37.1%. Non il miglior biglietto da visita quando si deve affrontare il miglior attacco NBA.

Gli Warriors e la loro transizione offensiva. Portland dovrà limitare i punti in contropiede se vuole avere delle chance in questa serie.

Se non riusciranno ad invertire questo trend, il primo turno Playoff rischia di diventare un affare a senso unico. Batterli impostando la serie sulle percentuali in attacco e sul ritmo veloce (che paradossalmente sono le armi anche dei Trail Blazers) è praticamente impossibile.

Molti tiratori pericolosi sul perimetro significa area libera per le penetrazioni e canestri facili al ferro. Per questo i Warriors sono al top della Lega come percentuale da 2 punti.

La speranza di allungare questa serie per Portland sta tutta nel duo Lillard-McCollum. La coppia segna quasi la metà dei punti della squadra e c’è bisogno di un ulteriore salto di qualità in questa post-season, soprattutto se dovesse mancare Nurkic, arma fondamentale dell’attacco di Stotts. Fare degli aggiustamenti difensivi su questa coppia è praticamente impossibile, visto che entrambi sono molto pericolosi al tiro da fuori, ma abbastanza esplosivi per arrivare al ferro se presi in single coverage. Lillard tira col 37% da 3 mentre McCollum con un ancora più impressionante 42%. Vista la panchina non lunghissima e poco talentuosa, i Blazers si aggrapperanno ancora una volta alle loro due star. A meno che Evan Turner, acquisto di lusso in estate e grande delusione di quest’anno (viaggia a soli 9 punti di media, nonostante il contratto firmato in estate da 70 milioni in quattro anni), si risvegli in questi Playoff e diventi il giocatore ammirato a Boston negli scorsi anni. Ruolo molto importante in questa seria lo avrà Aminu, probabilmente il miglior difensore della squadra, a cui sarà affidato il compito di marcare e cercare di limitare Kevin Durant.

Lillard e McCollum in una situazione di pick n roll; praticamente un rebus irrisolvibile per le difese.

Concludendo, sicuramente il ritmo che verrà imposto alla seria sarà la chiave fondamentale di questo primo turno. Se Portland vuole avere una speranza dovranno contare molto sulla loro difesa, e sperare di impattare delle serate al tiro clamorose. Ma a meno di cose davvero clamorose, i Blazers non sembrano essere all’altezza per fermare la corsa degli Warriors verso la loro terza apparizione alle Finals consecutiva.

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Golden State Warriors-Portland Trail Blazers

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Pubblicato da
Andrea Falcetti

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