Partita (quasi) a senso unico quella che ha visto i San Antonio Spurs sbarazzarsi dei Memphis Grizzlies sul parquet amico. Partiti subito fortissimi, i Grizzlies hanno “vinto” il primo periodo di gioco chiudendo con 5 punti di vantaggio sui padroni di casa, lasciando presagire che il match potesse riservare sorprese. Il secondo quarto ha fatto sì che San Antonio ritrovasse il vantaggio ma, soprattutto, la consapevolezza difensiva, con gli avversari che sono stati limitati a meno di 20 punti segnati in ogni quarto proprio a partire dal secondo periodo. Con una difesa solida e con l’attacco che gira, grazie ad un tremendo Leonard da 32 punti (massimo in carriera ai playoff), per gli Spurs è solo questione di tempo prima di trovare un bottino che gli permettesse di chiudere tranquillamente il match.
Il secondo tempo ne è la dimostrazione eclatante, con i padroni di casa a trovare continuità offensiva e difensiva, mentre i Grizzlies si bloccano quando Marc Gasol, 25 punti nel solo primo tempo per lui e solo 7 negli ultimi due periodi, cala vistosamente e Mike Conley non segna più (i 13 punti segnati sono stati realizzati nel solo primo tempo). San Antonio arriva a toccare anche il +36 e poi inizia a pensare già a gara-2 durante il garbage time che chiude la partita sul +29 Spurs, con punteggio finale di 82-111. La serie è ancora lunghissima ma questi Spurs sembrano essere già “troppo” per Memphis, o almeno questa versione dei Grizzlies.
Top scorer dei vincitori è stato il già citato Kawhi Leonard, con LaMarcus Aldridge a seguire (20 punti) e con un ottimo Tony Parker da 18 punti, senza dimenticare che sono ben 11 i giocatori andati a referto. Per gli ospiti sono solo 3 i giocatori andati in doppia-cifra: oltre a Gasol e Conley è infatti Harrison ad aver raggiunto quota 10, che ci sarebbe aspettato di vedere almeno da Zach Randolph, protagonista negativo dei suoi con 6 punti, 3/13 dal campo e un disastroso -39 di plus/minus.
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