Esordio con il brivido per i Cleveland Cavaliers alla Quicken Loans Arena nei playoff 2017. Gli Indiana Pacers hanno dato filo da torcere ai campioni NBA in carica arrivando ad avere la possibilità di portarsi a casa la partita sulla sirena [109-108 il risultato finale per i padroni di casa].
Nel postpartita è grande il rammarico in casa Pacers. Tornando con la mente al possesso decisivo, Paul George ha fatto sentire la propria voce:
Ho parlato con C.J.[Miles] di questo. In situazioni simili devo essere io a prendere l’ultimo tiro. Stavo chiedendo nuovamente la palla dopo la riapertura, stavo rinunciando al tiro per obbligarli a scattare verso l’uomo libero, così sarei riuscito a riavere la palla in mano. A quel punto non c’era abbastanza tempo sul cronometro perché loro riuscissero a raddoppiare un’altra volta. […] Ho fiducia nel fatto che i miei ragazzi prendano tiri, non è questo il problema, ma in situazioni come quella devo avere la palla per l’ultimo tiro.
L’obiettivo per i Cavs era chiaramente quello di negare il tiro a Paul George. La conferma arriva dallo stesso LeBron James:
Tutti tranne Paul George potevano prendere quel tiro e ce ne facciamo una ragione.
Jeff Teague è stato impegnato per gran parte del secondo tempo in marcatura su LeBron James, accoppiamento frutto di cambi frequenti che, secondo il play di Indiana, hanno una spiegazione precisa:
[I Cavs] Giocano con molte lineups diverse. Ciò ti mette in una condizione difficile difensivamente.
Voltare pagina è l’imperativo per Indiana in vista di gara 2. Teague è consapevole dell’importanza del secondo episodio della serie:
La prossima partita è un must-win per noi. Dobbiamo fare il nostro lavoro.
Leggi anche- Playoff 2017: Tutte le date e gli orari