Sebbene la finestra di mercato della scorsa estate abbia visto le squadre di tutta la NBA spendere cifre mai viste prima per accaparrarsi i free agent migliori, quattro squadre (Brooklyn Nets, Denver Nuggets, Minnesota Timberwolves e Utah Jazz) finiranno la stagione sotto il tetto salariale consentito. Ma se queste quattro squadre hanno fatto bene i conti, lo stesso non si può dire dei Los Angeles Clippers e dei Cleveland Cavaliers, uniche due squadre ad aver sorpassato il salary cap e passibili dunque di multa.
Con il tetto salariale che ha subito un aumento esponenziale, arrivando a raggiungere cifre record, quasi tutte le squadre della lega sono state in grado di rispettare tale limite evitando quindi di finire, come si dice oltreoceano, “into the tax”.
L’NBA è probabile che rilascerà i dati ufficiali riguardanti le squadre contribuenti di questa stagione solo nel mese di luglio ma, secondo quanto riportato da Bobby Marks di The Vertical, a fronte di un salary cap di 113.287 milioni di dollari, i Cleveland Cavaliers ne avrebbero spesi 126.696, superando tale tetto di oltre 13 milioni di dollari. Meglio hanno fatto i Los Angeles Clippers che spendendo 114.740 milioni di dollari, hanno superato il limite “solamente” di quasi un milione e mezzo. Nonostante questo però, la multa destinata alla squadra allenata da coach Doc Rivers dovrebbe essere salata quanto quella dei Campioni NBA in carica, visto che i Clips si sono trovati in questa situazione anche nelle ultime tre stagioni.
Per conoscere l’entità della multa (che in parte verrà distribuita alle 28 squadre “in regola”) dovremo aspettare luglio però è certo che le due squadre verranno sanzionate.