Il premio Sixth Man of the Year della NBA, ovvero “Sesto uomo dell’anno“, è un riconoscimento annuale, consegnato al miglior sesto uomo, cioè un giocatore che per larga parte della stagione sia sceso in campo uscendo dalla panchina.
Ogni anno, al termine della stagione regolare, in NBA vengono assegnati vari premi individuali. MVP, ROY, COY e MIP non sono abbreviazioni da chat, né sigle sindacali, ma acronimi che indicano alcuni di questi riconoscimenti. Con #VocabolarioNBA scopriremo cosa significano e come vengono assegnati. Dopo aver parlato del premio dedicato ai rookie, passiamo a quello dedicato a giocatori che partono dalla panchina, ma possono avere un ruolo strategico fondamentale per una squadra.
CHI SCEGLIE IL SESTO UOMO DELL’ANNO? – Il vincitore viene selezionato al termine della stagione regolare da un gruppo di giornalisti e analisti sportivi. Ogni membro della commissione deve scegliere tre giocatori, da ordinare in modo preciso: il primo riceve cinque punti, il secondo tre e il terzo uno. L’atleta che riceve più punti sarà nominato Sixth Man of the Year di quell’anno. Per essere votato, un giocatore deve aver iniziato più partite in panchina di quante ne abbia cominciate in quintetto.
Bobby Jones, primo a vincere il Sesto uomo dell’anno, nel 1983. Photo credits to www.nba.com, via Google.
LA STORIA DEL PREMIO – La NBA assegna ufficialmente il premio dalla stagione 1982-1983, quando lo vinse l’ala grande Bobby Jones, all’epoca con i Philadelphia 76ers. Quell’anno i Sixers vinsero anche il titolo, con una squadra che poteva contare su Moses Malone, Julius Erving e Maurice Cheeks. L’anno precedente Jones partiva in quintetto, ma per la stagione ’82-’83 l’allenatore scelse di mettere in quintetto il rookie Marc Iavaroni, facendo partire Jones dalla panchina in tutte le 74 partite da lui disputate.
CURIOSITÀ – Fino a oggi, nel corso delle 34 stagioni in cui il premio è stato assegnato, il 6th Man of the Year Award è andato a 26 diversi giocatori. L’ultimo premiato, Jamal Crawford, è anche l’atleta che ha ricevuto più volte il premio, tre. J-Crossover è stato sesto uomo dell’anno nel 2010, quando era agli Atlanta Hawks, e due volte con i Los Angeles Clippers, 2014 e 2016. Kevin McHale, Detlef Schrempf e Ricky Pierce hanno invece vinto il 6th Man of the Year due volte. McHale e Schrempf sono gli unici ad averlo ricevuto in anni consecutivi.
Jamal Crawford, Sixth man of the Year nel 2010, 2014 e 2016. Not bad. Photo credits to: www.gmhoops.com, via Google.
“BEN” FATTO, GORDON! – Manu Ginobili, Detlef Schrempf, Leandro Barbosa, Toni Kukoc e Ben Gordon sono gli unici vincitori del premio non nati negli Stati Uniti. Gordon, inoltre, è stato l’unico a vincere il premio di sesto uomo nell’anno da rookie. Dei cinque giocatori nominati, solo tre hanno avuto una formazione cestistica completamente fuori dagli USA, prima di approdare in NBA: Ginobili (fra Argentina e Italia), Barbosa (Brasile) e Kukoc (Jugoslavia e Italia). Schrempf infatti giocò per due anni di high school e quattro di college negli USA, mentre Gordon è cresciuto negli Stati Uniti.
Ben Gordon, Sesto uomo dell’anno nel 2005. Credits to Getty Images, via Google.
I VINCITORI – Riportiamo l’elenco completo dei vincitori del premio di NBA Sixth Man of the Year.
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