In una NBA che sempre di più negli ultimi anni sta dimostrando che anche nei luoghi più inaspettati (il secondo giro del draft in questo caso) si possono trovare tesori, l’emblema di tale fenomeno non può che essere Manu Ginobili.
Durante la terza partita della serie tra San Antonio e Memphis giocata giovedì notte, infatti, la guardia argentina ha raggiunto le 200 partite giocate in postseason, primo di sempre ad arrivare a questo traguardo dopo essere stato scelto al secondo giro del draft.
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Allo stesso tempo, Ginobili diventa anche solamente il decimo giocatore nella storia ad aver giocato 200 partite di playoff, dopo Derek Fisher, Tim Duncan, Robert Horry, Kareem Abdul-Jabbar, Kobe Bryant, Shaquille O’Neal, Tony Parker, Scottie Pippen e LeBron James.
Subito dietro a Ginobili, nella lista, troviamo l’attuale GM dei Boston Celtics Danny Ainge, anch’egli scelto al secondo giro nel 1981 proprio dalla franchigia per la quale adesso prende le decisioni più importanti.
Ginobili, approdato in NBA nel 1999 dopo le memorabili gesta a Bologna, ha finora vinto quattro titoli NBA, è stato selezionato due volte per l’All Star Game, e nel 2008 ha vinto il premio di miglior sesto uomo dell’anno.
Tutti traguardi ottenuti con la canotta dei San Antonio Spurs.