Dopo aver illustrato le practice facilities delle squadre NBA di Atlantic Division e Central Division, concludiamo il panorama della Eastern Conference con la terza tappa del viaggio attraverso i centri di allenamento delle 30 franchigie: la Southeast Division.

Qui la situazione è piuttosto particolare: nessuno dei cinque team – Atlanta Hawks, Washington Wizards, Miami Heat, Charlotte Hornets e Orlando Magic – dispone attualmente di una practice facility di ultima generazione, ma tutti si allenano in una palestra ricavata all’interno delle rispettive arene. Soltanto due, però, sono al momento intenzionate ad adeguarsi ai tempi, Hawks e Wizards. Per quanto riguarda le altre tre, Heat, Hornets e Magic, non c’è ancora un progetto concreto.

Sempre più team NBA stanno investendo forte in questi anni in queste strutture all’avanguardia, che ospitano sia gli allenamenti sia gli uffici del management e si configurano come veri e propri hub di innovazione scientifica, tecnologica e sportiva. Le practice facilites offrono alla squadra tutto ciò che è necessario per competere al massimo livello e perseguire l’eccellenza in uno scenario sempre più competitivo come il basket NBA.

Atlanta Hawks – Emory Healthcare Courts

Credits to: NBA.com

Anche se non si sono mai avvicinati seriamente al titolo e hanno fatto i conti con una serie di vicissitudini, gli Atlanta Hawks nell’ultimo decennio sono stati in ogni caso una franchigia orientata al successo. Da ottobre 2017 potranno anche usufruire della nuova practice facility fuori città, a Brookhaven: lo Emory Healthcare Courts, circa 8400 metri quadrati di strutture all’avanguardia dal costo complessivo di 50 milioni di dollari. Il centro è firmato da uno dei maggiori studi di architettura degli Stati Uniti, HOK, e va a sostituire l’attuale campo di allenamento situato all’interno della Philips Arena di Atlanta, a sua volta prossima a una ristrutturazione.

Così come avvenuto in molte altre città, anche nella metropoli della Georgia la practice facility è il risultato di una partnership con una struttura sanitaria – Emory Healthcare – che dà il nome all’intero complesso, proponendosi come presidio all’avanguardia per la medicina sportiva e la fisioterapia. Una parte sarà destinata al pubblico, mentre un’altra riservata ai giocatori e allo staff degli Hawks.

Obiettivo: enfatizzare lo sviluppo dell’atleta a 360 gradi, con focus particolare sull’analisi dei dati e la prevenzione degli infortuni. Qui troverà sede P3 (Peak Performance Project), azienda leader mondiale in scienze applicate allo sport con sede a Santa Barbara, California. Quella di Atlanta sarà la prima “succursale” in assoluto del gruppo, che fungerà da quartier generale per tutta la costa orientale. P3 è specializzata nell’ottimizzazione delle performance atletiche attraverso programmi personalizzati forniti a ciascun giocatore.

Credits to: NBA.com

 

Washington Wizards – Entertainment & Sports Arena

Credits to: Washingtonpost.com

Molto interessante il progetto avviato a Washington per dotare i Wizards, finora “confinati” nell’angusta palestra di allenamento interna al Verizon Center, di una grande struttura per la preparazione. Nella zona di Congress Heights, sull’area dove insisteva il St. Elizabeth’s East Hospital, sarà innalzato un complesso che includerà sia la practice facility dei Wizards sia un’arena da 4200 posti per le Washington Mystics: per la prima volta una squadra femminile di WNBA godrà di un’arena dedicata, che comunque ospiterà anche concerti ed eventi.

Progettato dagli studi Rossetti e Marshall Moya Design, il complesso si estenderà per circa 11.000 metri quadrati, avvicinandosi in superficie a quello dei Philadelphia Sixers che al momento è il più esteso di tutti. Oltre all’arena, conterrà due campi regolamentari, piscine, palestre, ristorante e altre aree finalizzate a eventi pubblici e iniziative di coinvolgimento della comunità locale.

Gran parte dell’opera, infatti, sarà finanziata con risorse pubbliche attraverso la Event D.C., l’autorità cittadina che sovrintende a eventi e sport, cosa che ha fatto un po’ storcere il naso agli abitanti, ma si tratta di un investimento che genererà, secondo le stime, almeno 90 milioni di dollari di ricavi in vent’anni, oltre 350 mila visitatori annui e un migliaio di posti di lavoro. Costo totale: 65 milioni, aumentato di 10 rispetto al disegno originario. Tempi di ultimazione: si parla di autunno 2018. In attesa dei naming rights, il progetto è indicato semplicemente come Entertainment & Sports Arena.

Credits to: Rossetti.com

Miami Heat – American Airlines Arena Practice Court

Credits to: Chiplitherland.photoshelter.com

Che squadra particolare, i Miami Heat. Privi di una lunga tradizione – sono nati nel 1988 – ma quasi “costretti” a costruirsi una cultura vincente, perché dalle parti di South Beach non sono mai stati la prima opzione per i tifosi. In parte ci sono riusciti, dai buoni risultati degli anni ’90 all’era Pat Riley con il titolo 2006, dai tredici anni di Dwyane Wade al back-to-back 2012 e 2013 targato LeBron James, Chris Bosh e Wade. E ora sono di nuovo lì a ricostruirsi senza mai sprofondare nel tanking, con coach Erik Spoelstra a segnare la continuità con il recente passato.

I Miami Heat non hanno ancora una practice facility simile a quella di cui si sono dotate o si stanno dotando gran parte delle franchigie NBA. Si allenano nel campo di allenamento interno all’American Airlines Arena, una struttura comunque bella e funzionale, un parquet su cui in questi anni si è lavorato duro – con Riley e Spoelstra non è possibile fare altrimenti – e che è stato calcato dalle star di cui sopra e da molti altri giocatori di primo piano. La palestra di allenamento degli Heat è inoltre molto luminosa, grazie alla grande vetrata sul lato piccolo del rettangolo di gioco. Sulle pareti, visto che a Miami si gioca sempre per vincere, i banner dei tre titoli conquistati e le maglie ritirate di Alonzo Mourning, Tim Hardaway e Shaquille O’Neal.

Charlotte Hornets – Novant Health Practice Court

Credits to: Cardboardcollections.blogspot.com

Non si tratta di una practice facility ma di una struttura interna allo Spectrum Center, già Time Warner Cable Arena, il palazzo costruito a Charlotte nel 2005 in concomitanza con il ritorno del basket NBA nella città del North Carolina con la franchigia dei Bobcats. Gli attuali Hornets, proprietà di Michael Jordan, si allenano in un campo in parquet illuminato da vetrate su un lato, sponsorizzato dall’azienda sanitaria Novant Health.

Un impianto piuttosto semplice, caratterizzato, lungo l’intero perimetro, da una serie di frasi motivazionali, tra cui spiccano “La giocata più importante in ogni partita è la prossima”, “Pensa prima di tutto alla difesa”, “La nostra parola magica: lavoro”, “Siamo un talk team: la comunicazione porta organizzazione” e così via.

Gli Hornets anche in questa stagione sono finiti fuori dai playoff e in passato, inclusa l’esperienza dei Bobcats, non hanno mai dato l’impressione di poter fare un vero e proprio salto di qualità per issarsi a contender. Le stesse capacità manageriali di Michael Jordan sono più volte finite sotto la lente d’ingrandimento. Prima degli Hornets, i Bobcats avevano una practice facility a Fort Mill, nell’area dell’ex stadio di baseball dei Charlotte Knights, acquistata dalla Cato Corporation nel 2015 e destinata ad altro uso.

Orlando Magic – Amway Center Practice Court

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Neppure gli Orlando Magic hanno un centro di allenamento di nuova generazione, ma al pari degli Charlotte Hornets e dei Miami Heat utilizzano una palestra interna alla loro arena, l’Amway Center, inaugurato nel 2010. La struttura è molto semplice, e a prima vista somiglia a una palestra di squadre minori europee, anche se chiaramente con tutti i comfort della NBA.

Su un lato l’impianto è aperto da vetrate per far filtrare la luce esterna, mentre su tre lati si affacciano le finestre degli uffici societari. Oltre ai due canestri principali del campo regolamentare, il cui parquet incrociato riproduce quello dell’arena, come di consueto negli Stati Uniti ce ne sono altri sui lati per l’allenamento individuale.

Prima di utilizzare questo campo, i Magic in realtà avevano una loro facility, lo RDV Sportplex – dalle iniziali di Richard DeVos, proprietario della franchigia – situato nel sobborgo di Maitland.

Francesco Mecucci

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NbaReligion Team

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