La rivoluzione è completa, ora che l’NBA ha pure scelto Drake come master of ceremonies. Il 26 giugno prossimo, a New York, avranno luogo i primi NBA Awards in formato show televisivo della storia.
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Difficile pensare, per la conduzione, a una scelta più centrata. Il 30enne rapper canadese – che è Global Ambassador dei Raptors – fa già parte da tempo del mondo NBA ed è, per certi versi, diventato lo Spike Lee di Toronto. Sempre a bordocampo e sempre pronto a sostenere le gesta di DeRozan, Lowry e compagni.
Questo il suo commento sugli NBA Awards 2017:
Adoro fare il presentatore. Non vedo l’ora di essere lì, in una stanza piena di persone iconiche, con la pressione di doverle far ridere e divertire.
I premi principali assegnati il 26 giugno saranno: MVP, Defensive Player of the Year, Rookie of the Year, Sixth Man Award, Most Improved Player e Coach of the Year.
Gli All-NBA Teams, invece, saranno annunciati durante i playoff come in passato, per permettere alle squadre di elaborare al meglio le proprie strategie in vista dell’offseason e ai giocatori di far pesare a livello contrattuale l’eventuale elezione nei migliori quintetti stagionali.
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