La situazione in casa New York Knicks è ormai da tempo critica. La faida tra Phil Jackson e Carmelo Anthony ha preso il sopravvento, specialmente nel finale di stagione, anche sulla stessa pallacanestro, condannando la squadra ad un’altra stagione mediocre e povera di soddisfazioni.
Sull’argomento sono stati tanti gli articoli e le parole spese, ma oggi è arrivato il parere di uno dei giocatori che con Phil Jackson ha avuto a che fare per parecchio tempo, ossia Kobe Bryant. L’ex giocatore dei Lakers, anche lui resosi partecipe di discussioni con il suo vecchio allenatore, sostiene infatti che la situazione tra i due sia grave, ma non del tutto irrecuperabile:
Ho avuto anche io i miei problemi con Phil – ha spiegato Kobe a Marc Berman del The New York Post – Anche Michael Jordan, ai suoi tempi, ha avuto dei periodi difficili. La storia dice che attraversi le difficoltà dopo che vinci i campionati. Abbiamo certamente avuto i nostri scontri, ma non abbiamo mollato, abbiamo trovato il modo di superarli e ne siamo usciti più forti. Credo che la cosa più importante sia avere pazienza. A volte le cose funzionano, a volte no.
Bryant aveva già difeso in passato Jackson, raccontando di come una volta lo avesse definito “inallenabile” e avesse richiesto che Kobe venisse scambiato. Proprio il rapporto tra i due è l’esempio che gli atteggiamenti di Jackson sono superabili e che un legame non sempre stretto possa in ogni caso essere vincente.
La mia esperienza è diversa in ogni caso – ha poi concluso Kobe – ma si può andare oltre i momenti difficili. Ce ne sono stati a Chicago e a L.A. Ma i titoli vinti li fanno andare in secondo piano.