LaVar Ball sta finalmente raccogliendo i frutti di un battage pubblicitario, quello nei confronti del figlio Lonzo, senza precedenti.
SMACCO Come riporta ESPN, il secco “no” con cui Adidas, Nike e Under Armour hanno liquidato le proposte avanzate da Ball Sr rappresenta un unicum nella storia del business: mai era successo che i tre colossi dell’abbigliamento sportivo si defilassero nella corsa a una potenziale top pick, per di più a due mesi dal Draft 2017. La proposta, va detto, era di quelle pesanti, in pieno stile Ball.
L’abbiamo detto sin dall’inizio, non stiamo cercando un accordo di sponsorizzazione, cerchiamo una collaborazione, un vero partner. Non sono pronti perché non sono abituati a quel modello, ma hey, nemmeno il settore dei taxi era pronto a Uber.
La replica di settimana scorsa da parte di George Ravelling, consulente Nike, non lasciava per la verità troppo spazio per una trattativa.
LaVar Ball chiedeva che uno di questi grandi marchi acquisisse i diritti della personalissima Big Baller Brand:
Nessuno possedeva il proprio brand prima di passare tra i pro. Noi sì, e ho tre figli. Questo dà molto valore (alla cosa).
Sfumata l’opportunità, Ball Sr si dice pronto a contattare altri brand aprendo orizzonti di mercato anche in Cina (si parla di Peak, Li Ning e Anta).
Non firmeremo con un’azienda per poi aspettare cinque o sei anni per avere una scarpa com’è accaduto a Paul George con Nike.