I giocatori NBA, si sa, sono molto gelosi delle loro abitudini e della loro vita privata. Mentre in Italia un calciatore non può andare in giro per locali prima di una partita se non vuole essere multato dalla società o finire sulle prime pagine di tutti i giornali, negli States è tutto diverso. Vedere un giocatore fare le ore piccole anche prima di partite importanti rappresenta la normalità. Ognuno è libero di fare ciò che vuole nel suo tempo libero, purchè le sue condizioni fisiche e mentali siano ottimali al momento di allenarsi o di giocare.
A proposito di vita notturna, nelle scorse ore è emersa una notizia interessante. I Golden State Warriors, spettatori interessati di gara 7 tra Los Angeles e Utah, avrebbero fatto il tifo per i Clippers. Non perchè li considerino meno forti, ma perchè i Clippers giocano a Los Angeles.
Alla domanda di ESPN in merito alla vita notturna di L.A. e quella di Salt Lake City, Matt Barnes ha risposto:
Non si possono confrontare, non hanno nulla di simile. Semplicemente non c’è vita notturna in Utah. Ovviamente per noi giocatori la cosa più importante è vincere le partite, ma abbiamo bisogno di un po’ di svago. Personalmente avrei preferito affrontare e battere i Clippers anche perchè sono la mia ex squadra, e vincere sarebbe stato particolare.
E Andre Iguodala aggiunge:
Il problema di giocare con Utah è che la mente è come morta. Sei da solo seduto da qualche parte e a differenza di L.A. non puoi fare altro che dormire. Los Angeles ti da la forza e l’energia per giocare, Salt Lake City no.
Strano posto l’America. Posto in cui ognuno è libero di fare quel che vuole della sua vita privata.