La NBA entra, una volta di più, nel futuro. La lega cestistica americana, prima in assoluto tra quelle rappresentanti i quattro principali sport statunitensi, ha confermato infatti che lancerà, a partire dal 2018, una propria versione eSports. Si tratterà, in buona sostanza, di un campionato videoludico ufficiale – “ospitato” su NBA 2K – che si disputerà tra videogiocatori di professione, cinque in rappresentanza di ciascuna delle 17 franchigie NBA che parteciperanno alla stagione virtuale.
COME NELLA REALTÀ?
Queste le squadre confermate: Cavs, Warriors, Boston, Dallas, Detroit, Indiana, Memphis, Miami, Milwaukee, New York, Orlando, Philadelphia, Portland, Sacramento, Toronto, Utah e Washington.
Il commissioner Adam Silver, soprattutto se l’esperimento dovesse andare a buon fine, conta di allargare, nel giro di un paio di stagioni, la lega virtuale all’intero parco-franchigie NBA. A quel punto, davvero, sarà difficile distinguere realtà e finzione.
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