Nella giornata di mercoledì Charles Barkley, da sempre “schietto” e sincero per quel che riguarda i rapporti razziali negli Stati Uniti, ha espresso la propria opinione a TMZ circa la situazione di Adam Jones, giocatore della MLB (Major League Baseball):
Innanzitutto, non sono tollerabili episodi del genere al giorno d’oggi. Sono davvero deluso da quelle persone che erano vicine a quelle che hanno apertamente discriminato Adam Jones. Se io mi trovassi in mezzo a una folla di gente e questa si mettesse a discriminare qualcuno, mi metterei dalla parte della ‘vittima’ in questione.
Diciamo che, in via del tutto ipotetica, mi dovessi trovare insieme a un gruppo di persone afroamericane come me e che queste iniziassero a discriminare un bianco, un ebreo o un ispanico…metterei sicuramente fine a quella merda!
Jones, outfielder dei Baltimore Orioles, è stato vittima di abuso razziale in occasione della partita di lunedì contro i Red Sox a Boston, una città con una lunga storia di scontri razziali alle spalle. Barkley ha dichiarato di aver ricevuto in prima persona insulti razziali, senza però specificare se questi li avesse sentiti a Boston o durante la propria carriera da giocatore NBA:
Sai, sono stato insultato in tanti modi. In alcune occasioni, però, sono stato vittima di gravi insulti a sfondo razziale. Il razzismo è diffuso ovunque, anche nelle città più insospettabili sotto questo punto di vista. Non è giusto, di conseguenza, definire come ‘razzista’ una città degli Stati Uniti considerando solo il relativo passato. Il razzismo è come un virus, può colpire più o meno persone, e come tale deve essere debellato.
Nel prossimo mese Charles Barkley debutterà sui teleschermi con uno show dell’emittente televisiva TNT intitolato “American Race”, che si concentra sulla polarizzazione razziale negli Stati Uniti d’America.