I Toronto Raptors per l’orgoglio, come ha detto coach Casey dopo la sconfitta di gara-3, i Cleveland Cavaliers per il secondo sweep consecutivo che frutterebbe preziosissimi giorni di riposo e grande positività in vista delle probabili finali di Conference. All’Air Canada Centre di Toronto si gioca gara-4, potenzialmente decisiva visto il 3-0 netto degli uomini di Tyron Lue accumulato nei primi tre atti della serie.
Manca ancora Kyle Lowry nel quintetto, Cory Joseph ha l’onere e l’onore di sostituire uno dei due leader della franchigia. Dall’altro lato quintetto classico per i Cleveland Cavaliers, che non registrano assenze dell’ultima ora. Partenza lentissima di entrambe le franchigie, i primi due minuti vedono come protagonista Valanciunas nel bene e nel male che fa registrare 3 errori al tiro e due stoppate. La pressione fa saltare via il tappo dello 0-0 e dopo 4 minuti e mezzo di gioco i Raptors sono in vantaggio 9-6, complice un approccio davvero poco concentrato in fase difensiva da parte dei Cavs. DeRozan prova a spingere i suoi producendo in proprio e spezzando i raddoppi avversari servendo la tripla di Tucker, valida per il massimo vantaggio canadese: 14-6. Coach Lue non si scompone e chiama immediatamente il time-out per provare ad accendere la luce nella propria squadra.
Raptors che continuano ad approfittare dell’approccio decisamente migliore spingendo ancora sull’acceleratore e arrivando a +11 (21-10), difesa di Cleveland totalmente assente. Partita ad alti ritmi, con continui canestri e i Cavaliers che almeno iniziano a trovare ritmo in attacco andando a rosicchiare 3 punti dal distacco. 23-15 Raptors a 3′ dalla prima sirena, con il timeout di Casey che prova a spezzare il breve buon momento offensivo degli avversari. Partita che ondeggia su un distacco intorno agli 8-10 punti di distanza per qualche possesso, con Cleveland che sopravvive grazie alle scorribande di Irving (6 punti) e James (7 punti). Basta un briciolo di intensità difensiva per provocare un attacco più fluido ed efficace, che ricuce il distacco e fa tornare a meno 3 i campioni in carica con la tripla di Frye. Un possesso confuso dei Raptors produce la transizione di LeBron che con un gioco da 3 punti aggancia i padroni di casa sul 28-28, facendo concludere il primo quarto con questo punteggio. Non una buona notizia per i Raptors essersi già fatti riprendere sulla prima sirena. 10 punti il Re, 6 il suo Primo Cavaliere mentre il Re del Nord fa registrare 5 punti (con due soli tiri) e 4 assist.
Inizio del secondo quarto freddissimo per entrambe gli schieramenti, con i Raptors che ora non riescono a sfruttare i tiri puliti per i comprimari prodotti grazie ai raddoppi costanti che il suo numero #10 subisce dalla second-unit avversaria. Gelo che cala sull’Air Canada Centre quando DeRozan subisce un colpo proibito da Shumpert, un movimento dubbio della gamba che costituisce un vero e proprio “caso da moviola” viste le scorie rimaste dalla scorsa stagione e che costringe la stella dei Raptors ad andare negli spogliatoi per qualche secondo. Da una parte Joseph e Powell, dall’altra Korver e la partita scivola via sul filo dell’equilibrio che vede i Raptors avanti 37-36 al 5′ del secondo quarto. Con il rientro dei Big3 Cleveland inizia a macinare gioco e triple apertissime, per il massimo vantaggio degli ospiti in questa gara-4 (37-42) che ammutolisce un’arena lodevole fin qui nel sostenere i suoi eroi nonostante l’andamento della serie. Non paghi i campioni in carica spingano il distacco fino alle 10 lunghezze grazie ad un meraviglioso Kyle Korver in uscita da blocchi, fin qui quasi perfetto al tiro (4/5 con due triple). Incredibile come nonostante un ritmo blando per buoni periodi della partita i Cavaliers siano agevolmente in vantaggio con ancora 3:40 sul cronometro.
Due passaggi a vuoto difensivi consentono ai Raptors di tornare a 6 lunghezze di distanza ma ancora un Korver on fire ricaccia a -9 i padroni di casa. Due liberi di LeBron ristabiliscono 11 punti di distanza, spinti fino a 14 dall’ennesima tripla dell’ex cecchino di Atlanta. I Cavaliers non segnano più fino all’intervallo ma un J.R. Smith concentratissimo in difesa limita i tentativi offensivi di DeRozan che non riesce più ad incidere sulla partita. La seconda sirena suona sul punteggio di 61-49 per i Cavaliers. Toronto attinge a piene mani dalla buona vena offensiva di Ibaka (13 punti) e Cory Joseph (11 punti) viste le difficoltà del suo giocatore più rappresentativo (9 punti e 5 assist). Il tabellino di Cleveland registra i 16 punti con 5 rimbalzi e 5 assist di un LeBron James poco appariscente ma molto concreto ed il già citato Korver dalla panchina (16 punti con il 75% al tiro). Buona la prestazione anche di Irving, non tanto dal punto di vista della produzione personale ma del servizio alla squadra (9 punti, 7 assist e 4 rubate).
Cleveland sente l’odore del sangue e prova ad azzannare alla giugulare la partita, spingendo il vantaggio anche alle 16 lunghezze di distacco. Toronto che cerca di resistere all’impulso mentale di mollare e alle sfuriate offensive di LeBron e compagni ma non sembra in grado di rientrare mentalmente in partita. Gli unici due che continuano a produrre offensivamente sono Cory Joseph, ottimo nel sostituire nel limite del possibile il grande assente Kyle Lowry, e Serge Ibaka. DeRozan continua a subire anche mentalmente l’asfissiante difesa costruita attorno a lui da coach Lue e prova a mettersi al servizio dei compagni. 69-58 a 7′ dalla fine del terzo quarto, con una minima reazione dei padroni di casa che provano ad alzare il numero dei colpi nella propria metà campo. LeBron James continua la sua eccellente serie dal tiro dalla lunga distanza ma l’improbabile duo dei Raptors riaccende l’Arena e la partita scrivendo sul tabellone il nuovo momentaneo parziale: 74-67.
La luce non torna a splendere nella mente degli ospiti che consentono a Toronto di tornare fino a -5, grazie a due azioni offensive consecutive di DeRozan contro LeBron James in difesa che producono un canestro e 1/2 dalla lunetta. Toronto dimostra di aver cambiato marcia con ottimi tiri prodotti dal perimetro, anche se non sempre il talento del supporting cast riesce a tradurli in punti nel tabellino mentre dall’altra parte Cleveland continua a pasticciare e a produrre attacchi poco fluidi. DeMar DeRozan conferma il fatto che i Raptors siano in partita ma due ottimi attacchi di Cleveland reintroducono la doppia cifra di distanza nel copione della partita, spegnendo un minimo l’entusiasmo del pubblico ospitante. La tripla di P.J. Tucker conferma come i Raptors abbiano deciso di giocare fino in fondo per l’orgoglio e scrivono 85-80 prima dell’ultimo intervallo.
Sempre lo stesso Tucker apre il quarto quarto con un’altra tripla e porta ad un possesso solo di distanza le due squadre. Ora in Canada è una bolgia ma LeBron James non ci sta andando a pescare due viaggi dalla lunetta grazie al solito strapotere fisico e poi sparando dalla lunga distanza. La partita prende ritmo, con le due squadre si scambiano una serie di colpi al centro del ring come due pesi massimi pronti a tutto pur di aggiudicarsi la posta in palio e i Cavaliers che mantengono un minimo vantaggio di 4 punti (92-88 con 8:40 sul cronometro). Il potenziale possesso del pareggio viene buttato via dai Raptors ma la partita non concede un attimo di respiro. Il tanto sospirato aggancio continua ad essere rimandato fino a quando Serge Ibaka si prende un gioco da 3 punti che porta nuovamente avanti i canadesi con 6:35 ancora da giocare. L’attacco dei Cavs sembra essersi impantanato nella rilassatezza mentale che ha avvolto tutta la squadra dopo il massimo vantaggio ottenuto durante la terza frazione di gioco. Il talento offensivo di Irving produce una tripla che sembra la fotocopia del tiro vincente delle scorse Finals che ristabilisce la leadership ospite e con i due liberi l’azione successiva scava nuovamente un solco di 4 punti di vantaggio per la sua squadra (97-93).
DeRozan ora è affidato stabilmente alle cure di LeBron James, il che consente per la prima volta ai compagni di non occuparsi più dei raddoppi sistematici rimanendo ben concentrati sui rispettivi avversari. I Cavaliers continuano ad affidarsi alla verve offensiva di Irving per tentare l’allungo decisivo: 103-95 tutto di marca Uncle Drew, che con giocate da playground puro fa impazzire Joseph in difesa.
Situazione che assume i contorni del disperato per i Raptors, ormai con l’acqua alla gola a 4′ dal possibile termine della propria stagione. LeBron James decide che la contesa è durata fin troppo e, prendendosi tutti i 24 secondi del possesso, mette a bersaglio la quinta tripla della sua serata (su 11 tentativi) che stabilisce nuovamente 11 punti di distanza tra le due compagini. Nonostante gli ultimi disperati tentativi di DeRozan e Joseph i Raptors non riescono più a mettere in discussione la partita e la serie. I Raptors si arrendono alla legge del più forte, la legge di Cleveland che riesce a chiudere anche il secondo turno con lo sweep, per il secondo anno consecutivo. Finisce 109-102: 35 punti, 9 rimbalzi e 6 assist del Re, 27 con 5 rimbalzi e 9 assist di Irving; dall’altra parte da segnalare Joseph con 20 punti, 6 rimbalzi e 12 assist, Ibaka con 23 punti e DeRozan con 22 punti e 8 assist.
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