Continua la ricerca del quintetto ideale per coach Stevens che dopo la batosta di gara-3, subita dai suoi Celtics, decide di riproporre fin dalla palla a due Amir Johnson. Dall’altra parte invece, coach Scott Brooks che non aveva attuato variazioni neppure dopo le due sconfitte di Boston, vista la grande prova offerta nella prima gara casalinga, ripropone i soliti cinque.
Come successo nei primi tre episodi della serie, sono gli Wizards ad uscire meglio dai blocchi di partenza e piazzano subito un parziale di 8-0. Isaiah Thomas però non ci sta e, dopo una gara-3 nettamente al di sotto degli standard cui ci aveva abituato, piazza un 3/3 da 3 che consente ai suoi di trovare il pareggio a quota 12.
Il ritmo è come di consueto altissimo ma, cosa meno consueta, le percentuali dal campo sono basse da entrambe le parti e ciò porta ad un equilibrio fino ad ora sconosciuto nella serie.
Il primo quarto si chiude con Boston avanti 24-20 grazie ad un ottimo 62.5% da 3 con Washington che resta in partita grazie solamente ad Otto Porter Jr. autore di 10 punti.
L’intervallo non arresta il ritmo del piccolo grande Isaiah che in avvio di secondo periodo, piazza due triple in back-to-back che consegnano ai Celtics 10 punti di vantaggio.
I padroni di casa sembrano i lontani parenti di quelli ammirati solo pochi giorni fa durante il terzo atto della serie ma nonostante un misero 38.2% dal campo riescono a rimanere in partita grazie ai 6 rimbalzi offensivi raccolti.
John Wall, autore di uno sconcertante 0-8 in avvio e fermo a 2 punti segnati dalla lunetta, decide che è il momento di iniziare a giocare e piazza così un parziale di 7-0 che riporta i suoi a contatto e induce coach Stevens al timeout.
I Celtics si piantano letteralmente in attacco mentre Wall sembra vedere una vasca da bagno al posto del canestro, tanto da regalare ai suoi il vantaggio (il primo dai tempi dell’8-0 in apertura).
Il primo tempo si conclude con due canestri consecutivi di Al Horford che mandano le due squadre all’intervallo lungo in perfetta parità a quota 48.
Se i primi due quarti erano stati un’anomalia per le abitudini mostrate da queste due squadre nei primi tre episodi della serie, la terza frazione ci riporta a scenari già visti. Gli uomini di coach Stevens infatti (come fatto in almeno un’occasione in tutte e tre le gare precedenti) smettono di giocare e vengono investiti dalla tempesta perfetta targata Wizards che una volta ancora chiude in anticipo la partita.
All’ennesimo mini parziale Celtics (5-0) segue quello ben più corposo di 26-0 a marchio Washington griffato dalla meravigliosa coppia Wall-Beal che consegna ai padroni di casa la bellezza di 21 punti di vantaggio.
Coach Stevens prova a bloccare l’emorragia chiamando timeout ma Thomas torna ad essere quello falloso e poco incisivo di gara-3 e il problema palle perse (9 nel solo terzo quarto) affossa definitivamente i bianco-verdi che, incapaci di imbastire una rimonta, entrano nell’ultima frazione con 22 punti di svantaggio.
Come accaduto nell’ultima partita, il quarto periodo di fatto è puro garbage time con coach Brooks che da spazio alle sue seconde e terze linee e i Celtics che sembrano pensare già a gara-5.
Finisce 121-102 in favore degli Wizards che sfruttano al meglio l’ennesimo, grave blackout di Boston fatto di palle perse e scelte sbagliate. Vincono grazie ad un ritrovato Bradley Beal autore di 29 punti, ai solidissimi Morris e Porter Jr. ma soprattutto vincono grazie al solito sontuoso John Wall da 27 punti, 12 assist e 5 rubate, che stravince ancora una volta il duello con Isaiah Thomas.
Per Boston invece un’altra brutta batosta che però dovrà essere assorbita velocemente perché tra appena 72 ore si torna in campo, al TD Garden per gara-5.