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Gara-5 è una battaglia, la spuntano gli Spurs all’overtime

Gara-5 tra Spurs e Rockets si preannuncia come la classica partita che può decidere le sorti della serie vista la parità per 2-2 tra le due squadre. Popovich inserisce Mills in quintetto al posto di Murray, mentre D’Antoni per far fronte all’infortunio di Nenè mette tra i titolari Eric Gordon, facendo uscire dalla panca Anderson. L’inizio è super equilibrato con le due squadre che continuano a sfruttare i punti forti già emersi nei primi quattro episodi della serie. Gli Spurs che vanno dai loro lunghi, con Aldridge e Gasol subito ben in partita, mentre i Rockets colpiscono dalla lunga distanza con i numerosi tiratori in campo. Quando si accende anche Leonard gli Spurs provano la prima mini fuga della partita, andando in vantaggio 15-9 dopo quattro minuti di gioco. A metà primo quarto tutto il quintetto Spurs è già andato a segno, mentre per i Rockets il solito Harden si prende sulle spalle la squadra nella metà campo offensiva. Mills sembra dare ragione alla scelta di Popovich di schierarlo in quintetto, con l’australiano che segna 6 punti e distribuisce 2 assist nei primi sei minuti di gioco. Gli Spurs si mantengono avanti 20-13 grazie anche al 4/6 nel tiro da 3. D’Antoni chiama time out e rientra in campo con Anderson e Lou Williams al posto di Capela e Ariza ed un quintetto quindi small-ball e molto offensivo. Popovich legge la mossa del coach di Houston e cambia anche lui i cinque in campo inserendo il solo Lee come lungo affianco da quattro piccoli. Harden con due triple pazzesche riavvicina i suoi ai padroni di casa e a quattro dal termine i Rockets sono tornati a -2. Per il Barba già 13 punti nella partita. Negli ultimi minuti del primo quarto l’attacco dei Rockets si infiamma e gli ospiti mettono la testa avanti per la prima volta nella partita col canestri di Williams, costringendo Popovich al time-out. A fine primo quarto il punteggio è 32-29 in favore degli Spurs, con le due squadre in palla offensivamente, come dimostrano le percentuali dal campo ( 52% per gli Spurs, 50% per i Rockets).

Nel secondo quarto le due squadre alzano l’intensità della partita, con Houston che rimane in partita nonostante Harden sia in panca (2 falli per la star dei Rockets). Nessuna delle due squadre riesce a scappare in questa seconda frazione di gioco; gli Spurs trovano canestri pesanti da Green e dal solito Leonard, Houston risponde con Gordon e Williams. A sei minuti dalla fine del primo tempo il punteggio è 44-43 Rockets, grazie ai due punti in penetrazione di Harden appena rientrato sul parquet. Aldridge dopo un primo quarto difficile si risveglia nella parte finale del secondo, e con quattro punti consecutivi per la sua squadra tiene avanti gli Spurs . Per Houston è Harden show, che in attacco domina, toccando già i 20 punti segnati. A tre dal termine i Rockets sono avanti , spinti dalla super prova della loro stella, assieme alla positiva prova di Beverley.

La risposta Spurs è tutta nella gran schiacciata di Ginobili, che fa entrare in partita il pubblico della AT&T Arena di San Antonio. A fine primo tempo gli ospiti rimangono in vantaggio per 60-58, grazie alla straordinaria prova offensiva di Harden (26 punti, 8 rimbalzi e 5 assist), ben coadiuvato da Beverley (11 punti). In casa Spurs, buone le prove di Leonard (10 punti e 4 rimbalzi), Aldirdge (10 punti e 6 rimbalzi) e Mills (11 punti).

La ripresa si apre con la tripla di Harden, che dimostra di non aver perso la mano calda durante l’intervallo. Gli Spurs invece in attacco iniziano male, sbagliando un paio di tiri aperti che fanno letteralmente infuriare Popovich. Harden oltre ai punti, trova anche l’ottimo assist per la schiacciata di Capela, che spinge i Rockets avanti di 7 sul 65-58. Al rientro in campo gli Spurs sono più concentrati, e accorciano grazie alla tripla di Mills ed il canestro di Leonard. Dall’altra parte però è Beverley dalla lunga distanza a mantenere avanti gli ospiti. Nel momento difficile, San Antonio si aggrappa a Leonard, che risponde presente con un pesantissimo gioco da tre punti che spegne il momento positivo ospite. La rimonta Spurs continua e a metà terzo quarto Houston è avanti ma con soli quattro punti di vantaggio, sul 75-71. La partita da questo punto si fa equilibrata ed intensa, con le due squadra che si scambiano canestri senza riuscire a produrre parziali significativi. Spurs che continuano a trovare punti importanti da Mills e da un ottimo Ginobili in uscita dalla panca, Houston che invece si affida ad Anderson, che raggiunge quota 16 punti segnati con un gran terzo quarto. A fine terzo quarto gli Spurs si portano avanti 86-85 grazie al buzzer beater di Green e il quarto finale si preannuncia entusiasmante.

Ginobili da tre inaugura il quarto finale, e gli Spurs provano una mini fuga, subito rintuzzata dagli ospiti con il canestro di Gordon. Con le due star a rifiatare in panchina, entrambe le squadra faticano enormemente a trovare punti in attacco. Houston, che ha ruotato solo sette giocatori durante la partita, sembra iniziare ad accusare la fatica. Gli Spurs però non riescono ad approfittare del momento di difficoltà degli ospiti. Il ritorno in campo di Harden cambia l’inerzia della partita, con i Rockets che rimettono la testa avanti quando mancano solo sei minuti alla fine della partita sul 94-91. Gli Spurs in attacco sono totalmente bloccati, sbagliando dieci conclusioni consecutive. Ci pensa Aldirdge a rompere l’incantesimo in attacco, trovando la retina a rimbalzo offensivo e riportando i suoi sul -1. Dall’altra parte Harden risponde e a tre minuti dalla fine i Rockets sono avanti 96-93. Gordon dopo una grande circolazione di palla in attacco mette la tripla che porta Houston avanti di cinque, ma Mills risponde subito da tre e a due minuti dal termine Houston è avanti 99-97. Aldirdge trova la parità nell’azione successiva, ma Harden dalla lunetta riporta nuovamente avanti gli ospiti. Ci pensdi nuovo un Ginobili formato all-star a riportare San Antonio in parità. A 34 secondi dal termine il punteggio è sul 101-101. Houston si affida ad Harden, che però sulla grande pressione difensiva di Simmons commette fallo in attacco, lasciando 11 secondi agli Spurs per vincere gara-5. Mills gestisce l’ultima azione, col play che riesce anche a trovare la via del canestro, ma a tempo ormai già scaduto. Si va quindi al tempo supplementare.

Overtime che inizia con Leonard in panca; il giocatore già nel quarto quarto aveva manifestato problemi fisici alla caviglia, che evidentemente si sono aggravati. Houston spreca letteralmente i primi due attacchi del supplementare, ma gli Spurs ancora una volta non riescono ad approfittare delle difficoltà degli ospiti e la partita rimane in parità per i primi due minuti del prolungamento. Entrambe le squadre sembrano letteralmente sulle gambe, con Houston che finalmente trova il primo canestro dal campo dell’overtime con la tripla di Beverley che li porta avanti 104-101 a due minuti dal termine. Harden perde però una palla sanguinosa in attacco, che porta Simmons in lunetta. Spurs a -1 e nuova palla persa in attacco da Harden concretizzata dagli Spurs con la tripla di Green che porta avanti i padroni di casa. Anderson però ha altre idee e mette il tiro da 3 che riporta in vantaggio Houston. A 30 secondi dal termine Green trova il canestro più fallo e quindi un gioco da tre punti: Spurs avanti 110-107, ma partita ancora lontana dall’essere chiusa.

Houston spreca però le ultime opportunità per rientrare in partita e la stoppata di Ginobili sulla preghiera finale di Harden consegna la vittoria per 110-107 agli Spurs che si portano quindi avanti per 3-2 nella serie.

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Recap

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Pubblicato da
Michele Ipprio

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