1. JAMAL CRAWFORD
Nel caso di Jamal “Mr. Crossover” Crawford, invece, è stato il talento a battere il duro lavoro. Chiariamo: qualsiasi giocatore Nba è arrivato in cima grazie ad un mix delle due componenti; Jamal, però, ha sempre voluto (consapevolmente o meno) mettere in mostra la “componente estrosa” della sua essenza cestistica. Non esiste tiro che non possa prendere, non esiste canestro che non possa fare.
La “teoria smithiana” del “nel dubbio, tiro” è stata portata ad un livello superiore da Crawford. Nel suo, caso, il dubbio non è mai esistito. La ricezione del pallone porta ad una automatica esclusione degli altri componenti del quintetto dall’azione offensiva e ad un tiro creativo. Preferibilmente con il difensore a mezzo metro di distanza e con una mano protesa sul viso. Il risultato, per lui, è (quasi) sempre stato lo stesso: ciuff!
Per ben due stagioni di fila ha messo a segno 9 giochi da quattro punti (2008/2009 e 2009/2010).
Il suo totale, se possibile, è ancor più impressionante: 48 giochi da quattro punti completati, a partire dalla sua stagione d’esordio (2000/2001).
Sembra impossibile anche solo avvicinarsi al suo record; quest’arte, però, ha appena cominciato ad essere tramandata. Nel silenzio generale. A noi non resta che attendere pazientemente, nella speranza che, un giorno, uno degli allievi superi il maestro.
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Articolo favoloso, anche se io penso sempre a Danilovic, a prescindere dalla categoria.