Serie calda quella tra Golden State Warriors e San Antonio Spurs. Dopo l’ormai arcinoto Pachulia-gate, che ha portato a un fuoco incrociato di polemiche ancora lontano dal sedarsi, si è scatenato un Aldridge-minigate. L’ala grande degli Spurs, nel corso di gara 2 (vinta 136-100 dai Warriors, in vantaggio 2-0 nella serie), ha effettuato un goffo closeout su Kevin Durant, rischiando di “finirgli sotto” come già era capitato – con effetti drammatici – a Zaza Pachulia con Kawhi Leonard.
Durant ha voluto spegnere le polemiche sul nascere, “assolvendo” Aldridge.
MALIZIA
Queste le parole di KD, rilasciate ad ASAP Sports:
Quello che è successo fa parte del gioco; si è sempre fatto. I lunghi non sono abituati a uscire sul perimetro e a difendere a uomo contro un esterno. Cercano di lasciarti un po’ di spazio e poi di avvicinarsi all’ultimo a braccia alzate per contestare il tiro, in modo da non lasciare campo per le penetrazioni. È quello che è successo con Aldridge, che non ci ha messo nessuna intenzione di far male.
E poi ha parlato più in dettaglio della personalità dell’ala degli Spurs:
LaMarcus è un giocatore pulito, uno che non usa trucchetti. Non ha mai giocato sporco: vive il basket nel modo giusto. Su di me cercava solo di fare il suo meglio in difesa.
Una presa di posizione netta e che dimostra grande maturità. Va detto, però, di come Aldridge si sia comportato con assoluta sportività, chiedendo immediatamente scusa a Durant. Lo stesso non si può dire di Pachulia che – avendo a propria volta effettuato un movimento al limite – ha pure contestato la decisione degli arbitri che hanno deciso di fischiare fallo. Non tutti, in casa Warriors, hanno l’aplomb e la sportività di KD.
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