La partita
Iniziano al TD Garden di Boston anche le Finals della Conference Orientale fra Celtics e Cleveland Cavaliers. L’avvio di gara è a marce basse, con Cleveland alla ricerca del ritmo partita dopo dieci giorni di riposo e Boston in risparmio energetico, affaticata dalla serie precedente contro i Wizards. I primi lampi arrivano da parte degli ospiti, nella persona di Tristan Thompson. Il centro di Cleveland va come abitudine forte al rimbalzo e i difensori biancoverdi faticano nell’opporglisi. Boston deve far i conti anche con pessime percentuali al tiro (3/12 a metà quarto) e con il digiuno offensivo della propria superstar Thomas, viziato dai raddoppi estremizzati dei Cavs anche al di fuori della linea dei 3 punti.
Lebron James nel frattempo raggiunge con frequente ricorrenza il ferro avversario con felici risultati, che significano l’allungo ospite già in doppia cifra: 22-13. Entrambe le formazioni faticano col tiro pesante (0/5 inatteso per i Cavs, 1/7 i Celtics) e a far la differenza è ancora lo strapotere fisico del Re, il quale chiude la prima frazione segnando 15 punti con 7/8 dal campo, tutti arrivati nel pitturato.
La seconda frazione riprende dal 30-19 pro Cleveland Cavaliers, i quali rientrano con una variazione tattica schierando la “second unit” più Love al posto di James come consuetudine. Love accetta di buon grado le maggiori responsabilità offensive in avvio di quarto e la scelta paga dividendi. Nonostante un digiuno prolungato al tiro pesante, Cleveland conduce le danze a +16 con Irving e Lebron ancora a riposare in panchina. Per Boston si acutizzano invece i problemi al tiro (10/32) e la buona difesa ospite forza anche 8 palle perse nella partita dei Celtics a questa altezza.
Nel tentativo di limitare James, Stevens comanda il raddoppio su ogni possesso del Re, ma questo apre il campo per i compagni, pescati puntualmente dal numero 23.
Le squadre vanno negli spogliatoi sul punteggio di 61-39 a favore della franchigia dell’Ohio. Al rientro dalla pausa lunga, Cleveland continua a martellare offensivamente segnando 15 punti nei primi 3 minuti di terzo quarto, 9 dei quali provengono da Love. Boston prova a ritrovare il bandolo della matassa grazie a qualche centro da 3 punti, ma i Cavaliers riescono sempre a sedare i tentativi di risalita avversari grazie a buone conclusioni in transizione.
Con i Celtics ben lontani dall’essere in partita, al TD Garden si scaldano anche gli animi e Thompson, ancora un rebus sotto il tabellone per la difesa del leprecauno, scambia un paio di parole al vetriolo prima con Smart poi con Thomas. Il diverbio accende per un attimo l’attacco di Boston, che negli ultimi 4 minuti stampa il solo parziale favorevole del match: 15-4.
Nell’ultimo periodo i Cavs si limitano a gestire il vantaggio accumulato, sedando ripetutamente i pochi tentativi dei Celtics di tornare perlomeno in partita. Con il punteggio 117-104 Cleveland sbanca dunque il TD Garden in questa gara-1, strappando in partenza ai biancoverdi il fattore campo guadagnato in regular season.
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