Cleveland Cavaliers

La supremazia dei Cavs in 9 gif

Da quale statistica si comincia a guardare Gara 2 tra Celtics e Cavaliers? Tredicesima vittoria Cavs di fila in postseason: record NBA uguagliato – LeBron così nel frattempo-. Nuovo record di punti di vantaggio per una partita di Playoff all’intervallo, quarantuno. +40 in Plus/Minus per LBJ in metà partita è il suo più alto dato in carriera, primo o secondo tempo, Playoff o meno. Record di franchigia per punti segnati. King James è 20-0 quando avanti 2-0 nella serie. Sperando che nessun fan di Boston abbia già cambiato canale, un dato al miele anche per loro. Nonostante tutto, non è questa la peggior sconfitta nella storia dei quadrifogli: 1° turno del ’95, Orlando vinse di 47 punti. In un recente podcast, Bill Simmons si è chiesto se una fusione Celts+Spurs riuscirebbe a battere Cleveland o Golden State. La risposta è stata forse. Wow.

L’inadeguatezza della propria (amata) squadra non è ovviamente passata inosservata agli occhi del CEO di The Ringer. Zach Lowe si è laconicamente espresso: “Tutto questo è osceno”. Ed effettivamente tanti temono che non sia nei migliori interessi della NBA un finale di stagione così piatto. Ok, Cle-GSW III era sul taccuino di tutti, ma un po’ di bagarre almeno… Nada. La serie finale avrà l’arduo compito di sollevare gli animi dopo un mese e mezzo piuttosto monotono (Playoff di John Wall e The IT4 Game uniche gioie). Il sentimento del “tanto-tutto-è-già-scritto” è così radicato in ogni fan NBA che ci si concentra semplicemente su altro. Tom Haberstroh ha scritto questo bellissimo pezzo sulla routine ai tiri liberi di LeBron. Sarà impossibile avere la controprova, ma a Maggio inoltrato se non si parla solo e soltanto del day-by-day dei Playoff c’è qualcosa che non va. Si legge di uno che a volte si soffia sulle mani dalla lunetta e a volte no, mentre Brad Stevens sta facendo di tutto per trovare un quintetto che riesca a stare in campo. Siccome il basket è la cosa più importante tra quelle non importanti (checked), seguono alcuni momenti angusti della serie finale della Eastern Conference. Dominio di Cleveland o inadeguatezza di Boston, fate voi.

Gara 1

E’ da metà Aprile che i Celtics non riescono a ricacciare lo scheletro nell’armadio: nascondere difensivamente Isaiah Thomas. Per quanto essenziale in attacco, il nativo di Tacoma sta prendendo tante scelte sbagliate. Vale ovviamente il discorso sulla devastante perdita della sorella; vale ovviamente il discorso usura (IT non è rientrato in Gara 2 a seguito di un problemino ai muscoli dell’anca: stagione finita); vale sicuramente il fatto che quando sei in un gioco a due con LeBron James da palleggiatore e il tuo uomo da bloccante è difficile per chiunque.

Ma lasciare quattro metri per una bomba senza motivo è inammissibile quando sei sul -11 e stai recuperando.

Altra situazione nella quale LeBron conduce un pick and roll da ball handler. Il bloccante stavolta è Kyrie Irving: benvenuti nella giungla. I due difensori – Bradley e Crowder – sono tra i migliori perimetrali in circolazione, ma LeBron la fa passare tra le treccine dell’ex Mavs e Kyrie con due centimetri di spazio non è arrestabile. Zeller avverte il pericolo e si stacca in aiuto. E’ la frazione di secondo che basta a Irving per alzare il cioccolatino a Tristan Thompson.

*emoji dubbiosa*

Un attento studente NBA ha la mano alzata in fondo all’aula da mezz’ora e chiede la parola: “Eppure, se non sbaglio, difensivamente parlando pure Cleveland sembrava messa maluccio sul finire di regular season. Hanno sistemato tutti i loro problemi?” La risposta è NO, l’ha detto lo stesso LeBron in conferenza stampa: “Non abbiamo giocato così bene stasera. Ma l’energia, l’effort e la testa c’erano”. Tipo qua LeBron si scorda dell’esistenza di Jaylen Brown e gli fa appoggiare due punti al vetro. Ma è forse questa la cosa più tragica. I momenti in cui LeBron si gira verso i compagni con le mani aperte sono rimasti, ma i Cavs stanno dominando lo stesso su due lati del campo. E’ difficile dire dove inizino i meriti di una e i demeriti dell’altra, fatto sta che Boston ha visto le proprie percentuali al tiro alacremente sporcate.

Kelly freakin’ Olynyk si è fermato ai 26 punti con cui è diventato l’eroe di Gara 7 più improbabile nella serie contro gli Wizards. Il canadese è 1-8 dal campo contro i campioni in carica e -12 di +/- in 26 minuti giocati. Dopo il cameo concessogli da Stevens in Gara 2, potrebbe essere panchinato nei restanti episodi della serie. Grazie Kelly, this one was for the ages.

Kelly “Telepass” Olynyk.

Chiamalo, se vuoi, fuori posizione e mentalmente del tutto fuori dalla partita.

Un altro semplice pick and roll laterale tra Kyrie e LeBron manda nel panico la difesa verde. Gerald Green aiuta lasciando metri di spazio a Shumpert, Smart non può staccarsi da Korver sul lato debole. Horford deve chiudere l’area a James, ma deve staccarsi da Love. James noterà tuto questo prima che accada -> tripla di Love.

L’ex Minnie ha distrutto i Celtics in Gara 1: 6-9 da tre per 32 punti, con 12 rimbalzi e il più alto +/- tra i suoi (+18). Se Love segna così tanto con 16 tiri e LeBron fa 38-9-7 con 9-11 ai liberi è notte fonda per tutti. In Gara 1 si è visto K-Love al suo meglio: presente in difesa, pronto a scivolare per aiutare i compagni, capace di prendere la miglior decisione in attacco senza pensarci su troppo. La sequenza di queste due giocate è notevole: prima rende difficile la vita a Crowder, poi dimostra tutta la sua versatilità in attacco. LeBron lo serve in semi-transizione, Bradley lo vuole togliere dalla linea dei tre punti. Love capisce che ha un vantaggio contro lo #0, virata e, trovatosi di fronte Amir Johnson, fadeaway dalla media appoggiato al vetro. Non male per essere un terzo violino.

Altri sintomi dell’atteggiamento da ciclo-turistica dei Cavs: LeBron con la felpa del suo cantante preferito in conferenza stampa, LeBron danza sulla salma di Olynyk, LeBron locks down Isaiah Thomas. Yep, LeBron è un discreto giocatore di pallacanestro.

Gara 2

Una delle cose carine che durante la stagione ha implementato Coach Stevens è l’utilizzo di Isaiah Thomas come bloccante. Lo fa magistralmente Curry a Golden State, lo fa Kyrie a Cleveland.

Horford cade nella trappola, Bradley non legge la situazione: splash.

Gara 2 si è rivelata uno scontro impari fin dalle prime battute. I Celtics sono sprofondati subito senza opporre alcune resistenza. Cleveland ha tirato col 57% dal campo e col 49% da tre: irreale il 132,5 di OffRtg. Il NetRtg di LeBron in quasi 33 minuti di gioco è un iperbolico +77.

Situazione del tutto simile a quella vista in precedenza. Olynyk sembra un bambino che cerca di acchiappare farfalle col retino.

Buone notizie per Coach Stevens arrivano da Jaylen Brown: il rookie col #7 ha iniziato la serie davvero bene. Non ha paura di prendersi carico difensivamente di LeBron, prende le conclusioni che deve prendere senza tentennare e le mette pure. Per tutti i Playoff, con poche eccezioni, Stevens ha voluto far assaggiare il campo a tutti i suoi giocatori. A volte con esiti positivi, a volte meno.

Gerald Green omette la difesa. Kevin Love sembra Blake Griffin.

Nel terzo quarto, inoltre, ha cominciato a scaldarsi un’altra variabile importante per i Cavs, finora rimasta un po’ nell’ombra: Kyrie Irving. Il play di origini australiane sta giocando una postseason solida, ma senza le particolari eruzioni a cui è abituato. Se Boston riuscisse a mettere qualche sassolino negli ingranaggi di Cleveland, affidarsi ad un Uncle Drew Hero Ball potrebbe essere una soluzione. Che i Cavs hanno già percorso, tra l’altro.

Veloce ripasso di ciò che sa fare Kyrie palla-in-mano.

Giochino finale ché tra poche ore inizia Gara 3: cosa ci aspetta nelle due (perché con IT fuori Boston ha bisogno di un miracolo alla Quicken Loans Arena) partite che mancano?

-Smart che mena James perché si è stufato di venir bullizzato sotto canestro. In conferenza stampa citerà poi Klay Thompson parlando dei sentimenti di LeBron. Probabilità che accada davvero: 90%.

Best case scenario per i Celtics. Gara 4. Sopra 3-0, Cleveland è così sicura di chiudere lo sweep che il quarto quarto comincia 81 pari. Dagli spogliatoi esce Isaiah Thomas come Willis Reed nelle Finals del ’70. Il King in the Fourth ne mette 17 su una gamba negli ultimi 12 minuti per far tornare la serie a Boston. Sarebbe bellissimo. Probabilità che accada davvero: IsaiahThomas%.

-LeBron sta caricandosi sulle spalle una volta di più i Cavs. Il più forte giocatore del pianeta sta tirando come mai prima d’ora. Quanto sarebbe disrespectful se riposasse in Gara 3? Probabilità che accada davvero: 35%.

-Preparatevi, al termine di Gara 4, ad un ripasso a diversi record di distacco-punti tra le due squadre. Probabilità che accada davvero: 75%.

-Terry Rozier schiaccia (?) su Irving nel garbage time di Gara 4 e guarda brutto la panchina dei Cavs. Probabilità che accada davvero: 20%.

Che il finale di serie vi sia lieve, folks.

 

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Pubblicato da
Michele Pelacci

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